DANTOOINE - Enclave Jedi

Discussion in 'Sezione Narrativa - New Legends' started by Sìlfae, Feb 21, 2016.

  1. devilmanga

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    -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
    :: Sistema di Dantooine ::
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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


    "Oh, ma certo.."
    Era tutto nel rapporto di Phinn, ma concentrando le attenzioni sui sempre meno superstiti di Sarrik, ha tralasciato gli altri Jedi disseminati per la Galassia, come del resto fu il destino di Elettra... Jedi incolumi seppur ignari. Non riesce a superare il fatto che, per quanto tempo fosse passato, quella di Yavin rimane una ferita sempre aperta curata dalla speranza di chi è sopravvissuto. Una domanda passa al vaglio dei suoi pensieri e un'antenna scatta impercettibile verso Yabail.
    "Chissà se.. "
    Sul momento decide di non soffermarsi nel discorso, incoraggiando Miriama con aria gentile al suo addestramento addestramento... un processo necessario per la crescita dei Jedi e la loro sicurezza. Prima la Padawan prende confidenza con le sue capacità, prima impara a difendersi per preservare ciò che dev'essere preservato


    Dogree: "È tempo di coltivare consapevolezza, Miriama. Se necessiti d'aiuto organico troverai Crigo da qualche parte qui intorno, ne sarà lieto. (muove l'indice flessibile) Oh, dite pure ciò che desiderate, ma personalmente trovo che la ricerca d'una decifrazione scientifica della natura della Forza, sia un approccio parecchio pragmatico, materiale e terreno rispetto a quello spirituale cui siamo devoti.. interessante non poco.. e sono curioso di conoscere le conclusioni cui giungerai. Impara.. sì?" (fa una pausa) "..e poi disimpara"

    volge il capo verso Yabail, ma si rivolge a entrambe

    Dogree: "Prima che andiate però, potrei rubarvi ancora un minuto..?"


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    Dogree

    Cavaliere Jedi
    "La meditazione è dimora, sì?"
     
    Last edited: Jun 8, 2019
  2. Zaho

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    Dogree: "In verità, Miriama, l'Ordine Jedi è uno soltanto ed esiste da millenni, ma nel tempo siamo stati costretti a creare nuovi ripari in diverse regioni della Galassia, creando anche altre culture. [...] è così che credo abbiamo trovato il Cavaliere Yabail Den."

    Miriama: "Affascinante..."

    Miriama ascolta rapita, con attenzione e bramosia ogni singola parola del cavaliere Dogree: per lei, per la sua mente, è letteralmente come se le stesse regalando una torta, la sta invitando ad un sontuoso banchetto di informazioni inestimabili e pressoché uniche. Mano a mano che parla, lei si prefigura già come possano aver sviluppato delle credenze e superstizioni inizialmente, che poi si sarebbero andate trasformando per accumulazione ed accomodamento nel corso dei secoli e dei millenni, fino ad andare a costituire delle vere e proprie filosofie, dei sistemi complessi, articolati, organici, autoreferenziali da ragionamento circolare purtroppo, almeno internamente coerenti spera lei. Al contempo si diverte a immaginarsi come abbiano potuto fraintendere e distorcere certi fatti reali, certi poteri, come quelli mostratile da Nisa e da Yabail, tra "meditazione trascendentale" e "telecinesi" e "super-vista"...

    Dogree: "A tal proposito, come procede l'addestramento? Confido in grandi progressi.. sì?"

    Miriama: "In verità ho iniziato da pochissimi giorni, e sto ancora valutando se entrare o meno tra le vostre fila. Non compro mai a scatola chiusa, eheh."

    Yabail Den: "Miriama è una grande promessa." Dice rivolta al suo pari. "Ha grandi potenzialità e stiamo esplorando qualcosa di nuovo. In realtà questa donna non ha nulla di pragmatico, al contrario è assai presa dalla conoscenza teorica e ha in sé una innata curiosità che la porta a voler capire tutto quanto, prima di procedere alla sperimentazione. Adora le nozioni, la teoria. Siamo qui per 'tradurre' se così si può dire ciò che fin ora è stato concepito in maniera emozionale in qualcosa di scientifico, se possibile. Voglio dare libero sfogo alle sue capacità, abbiamo bisogno di qualsiasi cosa ora come ora e perché no una nuova visione delle cose?"

    Miriama sorride alle parole della sua maestra, chinando il capo lentamente in segno di ringraziamento ed annuendo a conferma, con un lieve rossore sulle guance. Finalmente qualcuno che la capisce! Questo evento è notevolmente raro, nella sua vita, e si sente sempre lusingata ed imbarazzata quando capita, quando viene esentata dal "dover" combattere con le unghie e con i denti per poter affermare sé stessa, ciò che è, i valori in cui crede. Stavolta, invece, nonostante le incomprensioni iniziali, Yabail ha colto nel segno la sua essenza: hanno iniziato a conoscersi, in fondo, ma ciò che la coglie piacevolmente di sorpresa è la serie inaspettata di complimenti che le fa. "Una grande promessa, addirittura? Grandi potenzialità...Non pensavo, in tutta onestà. Beh, che diamine, sono proprio lusingata!", pensa tra sé e sé, arrossendo ancora di più, mentre li sente parlare di pianeti e persone a lei sconosciuti.

    Yabail Den: "Forza, al lavoro. Trova qualcosa di utile e fa' ciò di cui abbiamo parlato."

    Miriama: "Adesso?(!)"

    Dogree: "È tempo di coltivare consapevolezza, Miriama. Se necessiti d'aiuto organico troverai Crigo da qualche parte qui intorno, ne sarà lieto."

    Esclama presa in contropiede, quasi sconcertata dalle parole della maestra. Subito viene distratta dall'altro cavaliere, annuendo incerta e più per istinto formale in segno di intesa.

    Dogree: (muove l'indice flessibile) "Oh, dite pure ciò che desiderate, ma personalmente trovo che la ricerca d'una decifrazione scientifica della natura della Forza, sia un approccio parecchio pragmatico, materiale e terreno rispetto a quello spirituale cui siamo devoti.. interessante non poco.. e sono curioso di conoscere le conclusioni cui giungerai. Impara.. sì?" (fa una pausa) "..e poi disimpara.
    Prima che andiate però, potrei rubarvi ancora un minuto..?"

    Miriama: (a Dogree) "Sì, immagino proprio che sarà così..."

    La donna corruga lievemente la fronte, mentre sommariamente conferma la futura assenza totale di spiritualità nella sua ricerca, ovviamente. Ciò che la perplime è la parte finale, quell'"impara e poi disimpara", che le risulta completamente alieno: mai disimparare, cosa si impara a fare sennò? Ma forse intenderà qualcosa di più metaforico, poetico, non letterale: prova a ragionarci sopra un attimo, ma il massimo che riesce a fare è collegarlo a qualche antico detto religioso, cose come "se la ciotola è troppo piena d'acqua non può contenerne di ulteriore", che deve aver visto in qualche olofilm da piccola, ma...è qualcosa di troppo oscuro, andrà sondato poi, sicuramente ne avrà occasione.

    Miriama: (a Dogree) "Io sono a disposizione, comunque: non c'è fretta..."

    Miriama: (a Yabail, a più bassa voce) "Troppo frettolosa, la scienza non procede così. Serviranno mesi, se non anni, per sondare i vostri archivi! Immagino tu non sia molto pratica di ricerche scientifiche, ahah!"

    Sogghigna con complicità, la scienziata, nel parlare alla zabrak riprendendo la replica lasciata a metà. Si diverte sempre, quando i non-scienziati hanno idee molto semplicistiche sull'estenuante, lungo e spesso tedioso lavoro di ricerca, specialmente se si tratta di meta-ricerche: in questo caso è puramente lavoro d'archivio! Per sua fortuna, lei farà un po' di tutto, e ha infatti intenzione di includere nella sua ricerca anche obiettivi più pratici, test empirici come quelli che già ha svolto nella sua camera riguardo alla telecinesi.

    Miriama: (sussurro) "Dovrò anche capire e ideare come impostare il lavoro da un punto di vista di strumenti e materiale..."

    Mormora assorta a bassa voce, riflettendo tra sé e sé, incrociando le braccia sul petto e scorrendo con lo sguardo vuoto gli scaffali zeppi di libri e oggetti tutt'intorno. "Datapad per appunti, strumenti di disegno, di calcolo...Mhm, dovrò chiedere.", pensa, con la mente già al lavoro, come sempre ogni volta che c'è un "problema" -che lei intende rigorosamente in senso matematico- di cui trovare la soluzione.

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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
    Last edited: Jun 8, 2019
  3. darthwelia

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    Yabail Den ascolta puntigliosamente le battute che si scambiano il Cavaliere Dogree e Miriama, divertita da tutta una serie di circostanze, fino a quando la Padawan pronuncia una frase a suo avviso poco confacente ed estremamente pretenziosa.

    Miriama: (a Yabail, a più bassa voce) "Troppo frettolosa, la scienza non procede così. Serviranno mesi, se non anni, per sondare i vostri archivi! Immagino tu non sia molto pratica di ricerche scientifiche, ahah!"

    La Jedi a questo punto si apre in un sardonico sorriso e risponde con ironia senza curarsi che la cosa rimanga tra loro due, ascoltando nel frattempo ciò che sta sussurrando la scienziata.

    Yabail Den: "Perché, quando c'è da mettersi al lavoro gli scienziati cincischiano? Sicuramente serviranno mesi se non anni, ma perfino secoli solo per essere in grado di aprire un Holocron, senza alcun addestramento. E altri anni per capire come recepire le informazioni che sono in esso contenute in poco tempo, sepre senza alcun addestramento, ovviamente."

    Poi si rivolge al Cavaliere Dogree.

    Yabail Den: "Per i soli gemelli di Tatooine, temo che questo sia proprio il luogo dove un non-scienziato come noi ha il suo perché di esistere...e certo Cavaliere, potete rubarci ancora tutti i minuti che volete, visto che abbiamo davanti millenni di duro lavoro."

    Si volta verso Miriama e le dedica un ampio sorriso caustico.

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  4. devilmanga

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


    Ascolta il breve scambio di parole tra le due e ciò che prevale è il desiderio di conoscenza di Miriama, grande almeno quanto il desiderio di Dogree nel voler elargire la sua. Con entrambe le Jedi davanti a lui sente di avere qualcosa in comune... un legame che scaturisce dalla Forza ma si propaga passando per le attitudini che caratterizzano i loro atteggiamenti. Ammette a se stesso quanto sia bello poter conversare con i suoi confratelli, quanto sia bello avere di nuovo una casa... un luogo in cui redimere ombre e mal pensieri che lo perseguitano dalla caduta del Tempio e in seguito quella del Sole Nero.

    Dogree: "Come sapete, abbiamo perso i membri del Consiglio, molto tempo fa. Da quando siamo qui, io e nostri confratelli abbiamo indetto qualche riunione segreta tra Cavalieri, ma ultimamente non facciamo eccessive differenza tra le informazioni che dovrebbe avere un Padawan con quelle che dovrebbe avere un eventuale Consiglio Jedi e anche se Miriama è alle prime armi, rimane una donna adulta con grandi capacità di ragionamento, per cui.. preferisco non mantenere alcuna segretezza su questo argomento, dobbiamo restare uniti, tutti."

    Il rodiano pone le mani davanti al ventre, coprendole tra le maniche del saio

    Dogree: "Dopo che Devil, Mercy e Phinn hanno abbattuto il Sole Nero, siamo rimasti senza una vera protezione. Nessuno sa che siamo qui, ma l`Amministrazione di Khoonda e gli stessi coloni non ci metteranno molto a scoprire l`Enclave, soprattutto adesso che la Confederazione sta insinuandosi nel pianeta. Abbiamo i droidi a pochi passi da noi e in qualche modo dobbiamo allontanarli prima d`essere scoperti, altrimenti l'interesse dei muun potrebbe non limitarsi all'espansione territoriale. Insomma... mi domandavo come potessimo agire in questa spinosa situazione.. se avete qualche consiglio su come muoversi, sarei davvero lieto di ascoltarvi.."


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    Dogree

    Cavaliere Jedi
    "La meditazione è dimora, sì?"
     
    Last edited: Jun 10, 2019
  5. Zaho

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    Yabail Den: "Perché, quando c'è da mettersi al lavoro gli scienziati cincischiano? Sicuramente serviranno mesi se non anni, ma perfino secoli solo per essere in grado di aprire un Holocron, senza alcun addestramento. E altri anni per capire come recepire le informazioni che sono in esso contenute in poco tempo, sepre senza alcun addestramento, ovviamente.
    Per i soli gemelli di Tatooine, temo che questo sia proprio il luogo dove un non-scienziato come noi ha il suo perché di esistere...e certo Cavaliere, potete rubarci ancora tutti i minuti che volete, visto che abbiamo davanti millenni di duro lavoro."

    Miriama guarda sorpresa la zabrak, che sembra aver non solo frainteso il suo tono ma perfino contrattaccare in maniera alquanto caustica. Il suo sguardo lascia trapelare tutto un misto di sentimenti ed emozioni diversi, riguardanti i vari aspetti toccati dalla maestra: sorvola sulla domanda sarcastica iniziale che trova molto infantile, rimane estremamente esterrefatta e confusa su quegli "holocron" e sul sistema di archiviazione di quel posto che, apparentemente, non contempla trascrizioni in basic comune di questi enigmatici oggetti, per non parlare di quanto malsopporti l'arroganza di cui sta facendo pienamente spettacolo la sua "maestra", vantandosi di come i "non-scienziati" siano utili proprio lì, e non capisce bene perché, forse in relazione proprio alla capacità di decifrare gli "holocron" criptati, da loro presumibilmente, e di cui nessuno ha avuto la decenza di creare una traduzione. "Certo, son figa anch'io se scrivo un libro di divulgazione illegibile tranne che per pochi, e poi me ne vanto pure! Ma non so io, che gente! Robe incredibili!", si dice tra sé mentre cerca di non risponderle, solamente per dar modo all'altro jedi di parlare.

    Dogree: "Come sapete, abbiamo perso i membri del Consiglio, molto tempo fa. [...] Insomma... mi domandavo come potessimo agire in questa spinosa situazione.. se avete qualche consiglio su come muoversi, sarei davvero lieto di ascoltarvi.."

    Miriama ascolta in silenzio, sollevando entrambe le sopracciglia in un'espressione di ironica ammirazione, per poi girarsi verso Yabail senza mutare volto od emozione.

    Miriama: (a Yabail) "Ah ma noto che ve la cavate proprio alla grande da soli, qui, tra non-scienziati. Meno male che ci siete voi!" (sospira, facendosi seria) "Senti, abbiamo già affrontato questo argomento: io non prendo ordini da nessuno, e non m'interessa cosa pensiate di me, se mi consideriate dentro le vostre gerarchie o altro. Io non lo sono, non ancora di certo, e forse e probabilmente mai. Come non do, così non ricevo ordini: questo è un mio motto di quando avevo 16 anni, e non è mai variato. L'unica cosa che otterrai coi tuoi imperativi sarà solo di spingermi dall'altra parte, ribadisco, perché non sono né una bambina né una smidollata né una sottoposta. Dogree, qui, invece, ad esempio, ha capito come funziona il mondo: come ci insegna la Psicologia Sociale, condividere le informazioni uniche è l'unico modo per far funzionare un gruppo." (a Dogree) "Grazie, Dogree, infatti." (di nuovo a Yabail) "Ora, se vuoi possiamo passare l'intera giornata a punzecchiarci con cazzate vuote e ignoranti sull'altro, oppure passiamo alle cose serie: io sono venuta qui con dei profughi, miei amici, mi sono presa cura di loro e adesso, se tutto è andato per il verso giusto, staranno già lavorando nelle fattorie attorno a Khoonda. Questo a me interessa: aiutare la gente, ed è quello che già stavo facendo, prima che veniste voi a raccontarmi di perversioni religiose della realtà - perché sì, ho visto che c'è della verità in ciò che dite, ma è seppellita sotto un mare di distorsioni infinito, ed è l'unico motivo per cui sono rimasta. Non per altro: mi interessa capire cosa c'è sotto veramente, non diventare una jedi, né ricevere addestramenti e indottrinamenti e compagnia bella. La Forza pare esistere, che voi la interpretiate correttamente invece è tutto un altro paio di maniche, ergo tutti i vostri metodi per me sono fallaci, ed adopererò infatti la scienza, alla sua maniera, coi suoi tempi e metodi. Ora..."

    Fa una pausa, riprendendo fiato, stanca e stufa di dover combattere ancora contro i religiosi e a favore della scienza alla sua età. Si rivolge quindi al rodiano, che sembra più utile e bendisposto, in quel momento.

    Miriama: (a Dogree) "...Esistono trascrizioni o traduzioni di questi 'holocron' misteriosi, che non so nemmeno cosa siano? O serve per forza qualcuno in grado di leggere il documento o oggetto originale?"

    Si blocca, chiudendo gli occhi, inclinando la testa lievemente di lato e portando gli indici di entrambe le mani verso l'alto davanti a sé, in segno di esasperazione e tentativo di riprendere il controllo. Inspira, sospira di nuovo, e si rimette dritta e con gli occhi aperti.

    Miriama: (a Dogree) "Scusami, mi sono fatta prendere dalla foga lavorativa non mia, come se si potesse ultimarlo in mezza giornata. Stavamo parlando di altro: mi spiegheresti, per favore, perché è così importante rimanere segreti e clandestini per voi? Grazie."

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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
    Last edited: Jun 10, 2019
  6. darthwelia

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    L'espressione di Miriama è di stupore, Yabail lo vede chiaramente mentre lei stessa sta parlando e non sa se essere fiera della propria ironia o della propria pervicacia. Certo la risposta della scienziata non fa una piega, dal punto di vista di un non-jedi o comunque di un non utilizzatore della Forza. Però, da un punto di vista Jedi, non sarebbe propriamente giusto che chi non ha ancora deciso cosa fare sia un Padawan o che abbia accesso agli archivi Jedi, tanto meno che abbia la possibilità di scrutare un holocron, vista la riservatezza delle informazioni che possono essere contenute all'interno di un simile oggetto. E come farebbe poi ad aprire un holocron e essere in grado di ascoltare le informazioni in esso contenute?
    Certo potrebbe essere una prova.
    Mentre pensa queste cose, Miriama si rivolge poi disinvoltamente al Cavaliere Dogree, come se fosse lui il suo principale interlocutore.
    "Probabilmente non ha capito un paio di cose." Pensa Yabail tra sé.

    Yabail Den:
    (Rivolta a Miriama) "Sono contenta del fatto che tu abbia capito che la mia risposta era ironica e anche piuttosto irritata e che tu abbia risposto a tono, ma devo chiederti di rispondere a una semplice, ma al contempo difficle domanda, Miriama Val'Nessar. Tu sei una Padawan? Perché se la risposta è sì..." la Jedi fa un ampio gesto ad indicare gli scaffali e la porta che conduce alla sala holocron "...beh allora sarei più che lieta di insegnarti come si legge un holocron e la scrittura degli archivi Jedi. Se la risposta è no, sarei comunque contenta di poter collaborare con una scianziata che vuole dare il suo apporto, ma capisci bene che non potrei insegnarti tutto ciò di cui sto parlando. E se per caso la risposta fosse, non lo so ancora, devo capire meglio, dovrei comportarmi con te come con un qualsiasi ospite desideroso di aiutare."

    La Jedi comincia a passeggiare per il corridoio dell'archivio, senza distogliere i suoi occhi smeraldini dalla scienziata.

    Yabail Den: (Sempre a Miriama) "Io, come tu sai e come hai sentito, ho grande considerazione di te, credo che tu abbia una sensibilità particolare, credo che tu abbia grandi potenzialità nello studio e nell'apprendimento delle vie della Forza, anche usando metodi non propriamente ortodossi e sai che ho convenuto con te sul fatto che sarebbe tempo di trovare anche altri approcci alla conoscenza di cui siamo i custodi. Ti ho portato qui negli archivi per svolgere ricerche tali alle quali nessun Padawan avrebbe mai avuto accesso, soprattutto in uno stadio iniziale, per non parlare poi dell'idea di insegnarti ad aprire e a leggere un holocron. Tutto questo è frutto di millenni di perverversioni religiose."

    Yabail si volta e continua a camminare, ma questa volta si guarda attorno.

    Yabail Den: (a Miriama) "Sai qual'era il mio motto a sedici anni? Se funziona vuol dire che è vero. Tutt'ora lo è." Poi torna a guardare Miriama negli occhi. "Quindi, ti ho indicato quali sono le possibili strade, se vogliamo metterci al lavoro, che per inciso non è un ordine, ma un'incitazione verso qualcuno con cui si collabora, decidi tu in quale modo. E ora lascio al Cavaliere Dogree spiegarti il perché del segreto e della clandestinità, in questo momento storico."

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    Yabail Den
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  7. devilmanga

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    "Mh..?"
    Le antenne scattano un paio di volte verso le donne, ma il viso scaglioso non esprime altre forme di perplessità anche se, di certo, non ignora il fatto che nessuna delle due abbia risposto alla sua richiesta d'un consiglio in merito al problema esposto. La loro attenzione si è concentrata invece sul rapporto 'Maestro e Apprendista' , evidentemente pungente.
    Non si esprime. Scioglie le braccia lasciandole andare dietro la schiena.
    La scienza, la non-scienza, gli holocron, il fatto che Miriama sia Padawan o meno, nulla di tutto questo è nell'interesse di dibattito per Dogree, o meglio, avrebbe voluto esprimersi in tal senso, ma preferisce soprassedere... e ascolta. La sua concentrazione rimane fissa sull'argomento che per lui è di massima importanza, tuttavia...
    ...è affascinante notare le differenze di entrambe, quasi come stesse assistendo ad una rappresentazione dagli spalti più in fondo al teatro, eppure tutto ciò le unisce. Non vede l'utilità di usare oggetti rari come gli holocron per l'addestramento iniziale di un novizio, tutt'altro, ritiene sia una decisione pericolosamente frettolosa, considerato che l'interazione con simili oggetti è favorita da un elevato livello di consapevolezza della Forza e, certamente, non farebbe che alimentare dubbi e incertezze in Miriama, anziché dare risposte, ma non si espone neanche su quello.
    Attende con pazienza finiscano di dibattere, augurandosi che nessuna delle due ricerchi l'ultima parola per il bene della fluidità del discorso che necessita priorità.
    Quando gli viene rivolta la domanda, l`espressione riflessiva di Dogree si riaccende e volge i bulbi oculari verso l'interlocutrice.


    Dogree:
    (a Miriama) "È importante che restiamo nascosti. Abbiamo troppi nemici da cui non possiamo ancora difenderci. L`impero mise delle taglie sui Jedi... e i Sith ci danno la caccia in ogni momento. Che tu sia Jedi o meno, non importa... poiché la nostra sopravvivenza ora dipende anche da te, Miriama."

    Fa una breve pausa come per sottolineare le sue ultime parole, per poi rivolgersi ad entrambe

    Dogree:
    (sospirando) "Allora... cosa fare secondo voi.. ?"


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    Dogree

    Cavaliere Jedi
    "La meditazione è dimora, sì?"
     
    Last edited: Jun 11, 2019
  8. Zaho

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    Yabail: "Sono contenta del fatto che tu abbia capito che la mia risposta era ironica e anche piuttosto irritata e che tu abbia risposto a tono, ma devo chiederti di rispondere a una semplice, ma al contempo difficle domanda, Miriama Val'Nessar. Tu sei una Padawan? [...] Tutto questo è frutto di millenni di perversioni religiose."

    Miriama, a quelle parole, sospira lievemente e sinceramente, scuotendo un poco la testa con un'espressione inconfondibile sul volto. Non ha intento di offendere, non ha intento di deridere, non ha intento di porsi in maniera superiore come magari prima aveva potuto lasciar intendere eccetera. Il suo sentimento è sincero: il suo "non lo so" è una confusione che pervade il suo essere di fronte a tutta quella situazione. Il problema è che il problema è fatto di tremila problemi.
    Il problema è che per lei la Forza è quanto di più religioso e spirituale sia concepibile, o per meglio dire sembra tale, ad una prima occhiata e stando a come la trattano loro, i jedi.
    Il problema è che al contempo la Forza è estremamente fisica e reale, concreta, materiale -"energetica", per la precisione fisica-, e questo confligge in maniera spaventosa con la prima impressione appena citata. E questi sono due problemi fisici, ontologici, di cosa esiste realmente nell'universo.
    Il problema è che, poi, inoltre, in aggiunta a questo enorme vulnus e punto cieco della scienza attuale, si somma il modo in cui questo gruppo tratta la questione, ovvero in maniera religiosa, perché sono una setta, una setta incredibilmente depositaria di conoscenza superiore a quella scientifica, in questo campo. E questa è una cosa completamente inedita nella storia della galassia, per quel che riguarda le altre credenze religiose se non altro.
    Il problema è che a lei di questa appartenenza sociale non può importare di meno, e che di solito è ostile alle religioni organizzate ed istituzionali, così come alla fede come prova su cui basare la propria filosofia e vita, e quindi di istinto è fortemente restia ad unirsi.
    Il problema è anche che lei ha una refrattarietà immensa al conformismo, all'omologazione: le suscitano reattanza i tentativi di ingabbiarla, imprigionarla, vincolarla, irreggimentarla in gerarchie para-militari o d'altro genere.
    Il problema, infine, è che se non si mette dentro, evidentemente, a quanto pare, e questo è un nuovo dato - perché nessuno le spiega mai un tubo, santo spazio! -, se non segue tutto il loro iter di addestramento le viene proibito l'accesso a certe informazioni, sembra, no? E questo è un grosso, grossissimo, mastodontico problema.
    E sono tutti problemi, questi, che lei affronta ed affronterà in ogni secondo della sua esistenza da quando è stata prelevata allo spazioporto di Khoonda ed è stata introdotta in questo nuovo, strabiliante, favoleggiante ed al contempo realisticissimo mondo.
    "Non ho abbastanza informazioni per rispondere a queste domande...", mormora un lato della sua psiche che neanche raggiunge la sua coscienza, attanagliata da tutti questi problemi.


    Yabail: "Sai qual'era il mio motto a sedici anni? Se funziona vuol dire che è vero. Tutt'ora lo è." Poi torna a guardare Miriama negli occhi. "Quindi, ti ho indicato quali sono le possibili strade, se vogliamo metterci al lavoro, che per inciso non è un ordine, ma un'incitazione verso qualcuno con cui si collabora, decidi tu in quale modo. E ora lascio al Cavaliere Dogree spiegarti il perché del segreto e della clandestinità, in questo momento storico."

    E già qui Miriama capisce con che livello di ragionamento ha a che fare, che posizione filosofica ha Yabail. Da un lato è un'empirista, che basa le sue credenze sull'evidenza pratica delle cose; dall'altro, sono secoli e più che la filosofia stessa si è emancipata da una visione così semplicistica della faccenda: il falsificazionismo, la possibilità di smentire una conferma apparente, l'impossibilità di confermare in maniera assoluta e definitiva ma solo di corroborare in maniera probabilistica una certa ipotesi rendendola teoria...e mille altri argomenti, e libri, e lezioni, e conferenze. Pezzi di una vita passata. Anni e decenni di studio, anche per hobby, per passione, da parte della donna, che si definisce una scienziata proprio per questo motivo. "La prova empirica ingenua non basta, ci sono infiniti se e ma", ricorda mentalmente a sé stessa.
    Le risuonano, poi, in testa ancora le parole della zabrak: "forza", "al lavoro", "trova", "fa' ciò di cui abbiamo parlato", tutti imperativi, che se ne renda conto o meno. Ma forse è proprio questo il problema, il punto della questione: forse, per l'ennesima volta, l'ennesima situazione sociale, si è creato un fraintendimento perché Miriama guarda troppo alla forma del linguaggio, e le sfuggono a volte il significato colloquiale delle frasi che la gente pronuncia con leggerezza. Forse, puntigliosa e capace com'è, si è persa troppo in ragionamenti che la gente non fa. Lei direbbe che è la gente che è troppo superficiale e sbadata, e loro le direbbero che è lei ad essere troppo puntigliosa e rigida, sì: conversazioni e meccanismi triti e ritriti. Anche qui, i suoi studi sul linguaggio naturale e quello formale non la aiutano, anzi spesso non sono altro che benzina sul fuoco. Decide quindi di lasciar perdere, lasciar correre, sospendere il giudizio: forse sbaglia lei, d'altronde, e Yabail davvero non intendeva darle ordini e suonare così impositiva e costrittiva. Magari si tratta anche di pregiudizi verso il clero? O magari si tratta anche di abitudini tipiche della cultura del clero, che vengono interpretate diversamente in base all'essere o meno nel gruppo. Troppi se e troppi ma, si perde solo tempo, e per questo decide di dare priorità all'altro jedi: il discorso, se sarà il caso, salterà fuori ancora, eventualmente.


    Dogree: "È importante che restiamo nascosti. Abbiamo troppi nemici da cui non possiamo ancora difenderci. L`impero mise delle taglie sui Jedi... e i Sith ci danno la caccia in ogni momento. Che tu sia Jedi o meno, non importa... poiché la nostra sopravvivenza ora dipende anche da te, Miriama.
    Allora... cosa fare secondo voi.. ?"

    Ed è a quelle parole che, con un certo brivido lungo la schiena, Miriama si rende conto che c'è un altro elemento da tenere in considerazione nella sua scelta: se deciderà di entrare in quell'ordine monastico, la sua vita potrebbe essere ancora più in pericolo di quanto il suo "lavoro" non la metta già. Taglie, gente che dà loro la caccia, nemici...Non sono certo questioni da decidere a cuor leggero.
    Al contempo, quella frase, quel "la nostra sopravvivenza ora dipende anche da te", risuona immensamente nel cuore della donna. Sì, adesso è a conoscenza, adesso è stata coinvolta, c'è un problema, qualcuno ha un problema, e non può far finta di niente e voltar loro le spalle. Sarebbe omissione di soccorso, e questo è decisamente non virtuoso, "un crimine morale, perfino", direbbe lei. Vero anche che deve dare priorità a chi è più bisognoso e indifeso, come i profughi che ha scortato e condotto su Dantooine l'altro giorno, ma anche questi jedi sembrano comunque bisognosi... Oltre ad essere detentori di conoscenze e poteri unici, appunto.

    Miriama: "In verità, personalmente non conosco granché della scacchiera geo-politica di questo pianeta e settore... Non mi era parso, tuttavia, che l'amministrazione di Khoonda ed i coloni in sé siano un problema: ciò che mi sembra veramente pericoloso sono quei dannati banchieri e i loro droidi.
    Non credo che ci sia un modo per nascondere questo posto: anche erigere un campo di dissimulazione o distorsione non farebbe altro che attirare l'attenzione, specie una volta che verrà mappato tutto intorno." (pausa riflessiva) "Come soluzione istantanea, niente più di un mettere una pezza effimera, si potrebbe far attaccare i droidi più vicini da delle bestie feroci, come i mastini kath, per far credere loro che questa zona sia un po' troppo selvaggia e richieda una pianificazione diversa. Prenderanno tempo, ma manderanno rinforzi, e questo non conviene troppo...
    Si potrebbe, volendo, cercare di creare un diversivo altrove che possa attirare i loro interessi e sguardi indiscreti, nella speranza che smettano di guardare anche di qua.
    Credo tuttavia che la soluzione vera sia quella di bonificare questo pianeta dalla loro presenza: bisognerebbe scoprire i loro interessi e piani, e creare un modo per farli ricredere, così da farli desistere ed andarsene. Convincere in qualche modo il loro capo planetario qui, o di settore, che non conviene investire in niente da queste parti...Ma servono informazioni. Senza quelle, stiamo sprecando fiato a parlare di congetture, di aria fritta."

    Lo sguardo della donna è serio, strategico, determinato, sicuro di sé. Come sempre in scienze, la prima cosa è raccogliere informazioni, mappare l'ambiente, eseguire una ricerca descrittiva iniziale. Solamente da lì, con le dovute accortezze, si può procedere con le invenzioni ingegneristiche. Per lo meno, riducendo di molto i pericoli perniciosi del procedere per prove ed errori!

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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
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  9. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    La Jedi lascia correre il fatto che Miriama non abbia dato una risposta alla sua domanda, capisce la sensibilità della donna e si comporterà con lei di conseguenza, ma non potrà di certo fornirle insegnamenti specifici riguardo l'uso degli holocron dell'archivio. Potrebbe però lasciare che frughi nei volumi scritti in basic e che tragga speculazioni scientifiche da ciò che trova, che traduca in scienza ciò che ritiene interessante. Oppure otrebbe coinvolgerla seriamente nelle discussioni importanti, come d'altra parte il Cavaliere Dogree si è già preso la libertà di fare, ignorando bellamente che Miriama è la sua Padawan, almeno formalmente.

    "Qui è tutto stravolto. La scienziata/padawan che decide da sola che fare, un Cavaliere che si prende la briga di intervenire in un addestramento e io...Io che mi faccio passare per la testa di portare qui, in un archivio Jedi una novizia e addirittura di pensare di insegnarle a leggere gli holocron."

    Yabail si allontana dall'interfaccia degli archivi verso il buio del corridoio a passi lenti, per poi voltarsi e ritornare verso i suoi interlocutori.

    "Ma come mi è venuto in mente? Beh perché siamo allo sbando. Siamo in pericolo."

    Yabail sembra non riuscire a stare ferma.

    "C'è bisogno di una nuova generazione Jedi. Dobbiamo fare qualcosa!"


    Yabail Den: (Rivolta ad entrambi) "Credo che il coinvolgimento della popolazione sia doveroso. Non ho idea di che cosa stia accadendo nella Capitale, ma sicuramente la Confederazione non è amata dai coloni e dall'Amministrazione, anche se questa forse potrebbe trarne vantaggi a livello di singoli individui. Quindi la soluzione migliore credo possa essere rivolgersi alla popolazione."

    La Jedi riprende a camminare, ma questa volta rimane nei paraggi.


    Yabail Den: "Per quanto riguarda spiare le mosse della Confederazione, ci sono tre strade percorribili in egual misura e volendo anche parallelamente. Una è quella di inviare una spia, in grado di infiltrarsi e intuire qual'è l'umore e i sentimenti nei confronti della Confederazione; una seconda è che tu..." dice rivolgendosi a Miriama "...raccolga informazioni dalle persone che hai aiutato. La terza via infine è la Meditazione da Battaglia, di cui posso personalmente occuparmi."

    Ancora qualche passo verso il buio, poi il Cavaliere Den sembra improvvisamente ricordarsi di qualcos'altro e rapidante torna ancora sui propri passi.

    Yabail Den: (a Dogree) "Tuttavia, avevo promesso a Miriama di concederle ..." si schiarisce la gola "...di lasciare che curiosasse almeno nei volumi scritti in basic"

    Nel dire questo si avvicina alla scienziata e le appoggia una mano sulla spalla in maniera ferma, ma complice, quasi familiare. Poi rivolge il discorso a lei.


    Yabail Den: (a Miriama) "Devo però chiederti di usare l'interfaccia I.PA.S. per il momento, sempre che tu abbia ancora intenzione di cominciare quel lavoro di cui abbiamo parlato. Anche se credo che la priorità in questo momento sia la salvaguardia dell'Enclave."

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi

     
  10. devilmanga

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi

    Dogree ascolta con attenzione entrambi i pareri chi gli vengono rivolti.
    Da un lato Miriama propone la bonificazione dei Confederati dal pianeta, sollevando il problema che non vi siano abbastanza informazioni per comprendere l'interesse del Clan Bancario nei confronti di Dantooine, sebbene, per il rodiano, possa essere presumibile. Dall'altro Yabail propone il coinvolgimento dei coloni, oltre che spiare da vicino i muun, avvallando così l'idea della Padawan nel raccogliere più informazioni utili, con la possibilità di ricercarle anche tra i profughi con i quali è arrivata Miriama su Khoonda, qualche tempo addietro.

    Il Cavaliere si assenta con la mente... riflettendo sulla fattibilità dei loro consigli preziosi.
    Proprio vero è che i coloni e l'Amministrazione potrebbero non essere un problema grande quanto il Clan Bancario, ma è davvero saggio rivelarsi a loro?
    Vero è anche il fatto che l'Enclave non può rimanere occultato per sempre agli occhi degli abitanti di Dantooine. Per contro, l'idea di coinvolgere la fauna per simulare una zona selvaggia o creare un eventuale diversivo la pone fuori discussione invece, poiché, come già detto, potrebbe essere un modo per dare ai droidi la possibilità di agire bruscamente sul territorio, rinforzando la loro presenza con lo sbarco d'ulteriori truppe. Il suggerimento di Yabail nell'usare le sua capacità sugli invasori è rischiosa, ma forse valutabile con il tempo.
    Esporsi ai coloni... spiare il Clan Bancario.... siano forse le soluzioni migliori?
    L'ultima cosa che Dogree vorrebbe, sarebbe attirare ancor di più l'attenzione dei muun sul loro versante, ma se riuscissero ad agire silenziosamente, con un basso profilo, senza destare sospetti ai droidi o allarmare la popolazione, magari si potrebbe giungere ad una soluzione nel lungo periodo, visto che sicuramente questo problema non è risolvibile in tempi brevi.


    Dogree: (riflessivo) "Uhmm..."

    Secondo il parere del rodiano, il Clan Bancario ha l'interesse d'espandere gli affari sfruttando le risorse d'un territorio neutrale e senza un vero governo. Non si tratta di un'invasione vera e propria, ma d'una occupazione lenta e costante che ha lo scopo di assicurarsi poteri decisionali sulla produzione e la distribuzione dei prodotti locali. Differentemente, i muun impedirebbero qualsiasi accesso al pianeta e potrebbero farlo, avendo già posto un blocco sull'orbita, mentre invece, anche ultimamente, sembra che i profughi vengano invitati celermente ad abitare le terre intorno a Khoonda per incentivare i coltivatori ad aumentarne i raccolti.
    I suoi ragionamenti vengono spezzati dalle ultime frasi di Yabail in cui afferma d'aver promesso alla Padawan di continuare l'addestramento presso I.P.A.S.


    Dogree: (a Yabail) "Oh, sì, sì.. vi lascerò subito continuare i vostri programmi, non è necessario interrompere ciò che avete iniziato.."

    Nuovamente incrocia le bracia conserte, riprendendo a parlare pacatamente

    Dogree: (a entrambe) "La vostra disponibilità mi rincuora e vi ringrazio. Mi date molto su cui riflettere prima di prendere una decisione su come comportarci e, in particolare, terrò in grande considerazione i vostri consigli in merito al coinvolgimento dei coloni e dei profughi di Khoonda e dintorni." (fa una pausa) "Lo stesso farò con l'idea di spiare i muun per scoprire se c'è qualcos'altro tra i loro interessi, oltre a voler sfruttare questo territorio per un'espansione economica. I coloni di questo pianeta sono coltivatori, vogliono vivere in pace, non vi sono corpi militari su cui possiamo fare affidamento e l'Amministrazione di Khoonda è debole. L'ultima cosa che vorrei, sarebbe scatenare dissapori che conducano la popolazione ad azioni belliche di cui potremmo pentirci. Mi domando invece se..."

    Si affievolisce nel tono, rendendo le ultime frasi quasi impercettibili

    Dogree: (lieve) "...magari si possa sfruttare la presenza della Confederazione a nostro vantaggio"

    Non esplica la reale idea che si cela dietro quell'ultima frase, sebbene fosse palese si riferisse al fatto di usare il Clan Bancario come risorsa per la protezione dell'Enclave.
    "Trovare un modo perché siano loro stessi a proteggere il Praxeum, senza che nemmeno lo sappiano, lasciandogli aumentare, al contempo, la produttività di Dantooine. "
    Quel pensiero passa svelto nella sua mente, dandogli conferma di quanto ancora ci sia da riflettere, prima di agire.


    Dogree: "...se posso... avrei solo un'ultima domanda, prima di lasciarvi al vostro addestramento che ritengo sia di eguale importanza."

    volge il capo verso Miriama

    Dogree: "Il Cavaliere Den ha accennato al tuo recente arrivo a Khoonda... mi domandavo se avessi notato qualcosa di particolare. C'erano dei muun nella zona d'atterraggio? Oltre ai droidi, qualcuno di loro ti ha chiesto qualcosa o hai sentito qualche interazione rilevante tra i muun e i profughi? Sempre che ve ne siano state s'intende..."


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    Dogree

    Cavaliere Jedi
    "La meditazione è dimora, sì?"
     
    Last edited: Jun 12, 2019
  11. Zaho

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    Yabail: "Credo che il coinvolgimento della popolazione sia doveroso. [...] Anche se credo che la priorità in questo momento sia la salvaguardia dell'Enclave."

    Dogree: "Uhmm... [...] Sempre che ve ne siano state s'intende..."

    Miriama lascia parlare entrambi aspettando il suo turno, così da non accavallarsi e da poter esprimere dubbi e commenti in maniera compatta. Ascolta assorta entrambi, portando il braccio sinistro a cingersi la vita ed il destro col gomito sopra quest'ultimo mentre la mano va ad accarezzare il mento, riflettendo durante l'ascolto.

    Miriama: (a Dogree) "Allo spazioporto sono rimasta pochissimi minuti: c'erano dei muun oltre ai droidi, sì, ma non ho fatto in tempo ad interagire con nessuno a parte il droide controllore dei documenti, né ho visto profughi farlo." (si gira verso Yabail) "Userò I.P.A.S. senza dubbio, pensavo di partire dal suo indice infatti: capire come sono catalogate le fonti qui, se per tema o altro, che informazioni siano già a disposizione eccetera. E sì, sì, sicuramente voglio capire tutto il possibile su questa 'Forza', da un punto di vista scientifico: non ho minimamente cambiato idea al riguardo, dipenderà solo dall'accesso alle vostre informazioni che mi concederete...E vi sono riconoscente e ringrazio in anticipo per qualsiasi livello deciderete di concedermi."

    China lievemente il capo a fine frase, rispondendo velocemente a entrambe le questioni semplici. Omette quanto sia blasfemo per lei il non condividere le informazioni uniche, a cui già ha accennato prima: la scienza si basa proprio su questo, sulla libera circolazione dei dati, sulla possibilità per chiunque di accedere alle ricerche altrui così da poter migliorare il proprio lavoro, quello altrui e di conseguenza il bagaglio finale di conoscenza della scienza stessa. Si rende conto, tuttavia, che per i jedi la segretezza è però fondamentale, appunto, e per quanto non concordi con queste mentalità e comportamenti, accetta la loro esistenza e la rispetta, o più correttamente "tollera". Trova blasfemo e inspiegabile, inoltre, che l'esistenza della "Forza" -che tecnicamente da un punto di vista fisico sembra più un'energia, e questo punzecchia il suo perfezionismo ogni volta che ci pensa- non sia di dominio pubblico, e specialmente della scienza, visto quanto è semplice da incontrare anche. Sottovaluta, effettivamente, quanto il suo potenziale glielo renda semplice, ma avrà tempo di approfondire e scoprire anche questo.
    Per adesso è tuttavia tempo di passare alle questioni più importanti.

    Miriama: "Non so cosa sia questa 'Meditazione da Battaglia', ma credo che i miei amici possano fornirmi tutte le informazioni in loro possesso senza problemi. La mia preoccupazione principale è però una: i civili non sono addestrati, né a raccogliere le informazioni, né a tenerle per sé. Usare loro potrebbe metterli in situazioni pericolose, oltre ad avere limiti per quel che riguarda il livello di segretezza e di veridicità di certe informazioni ben più utili e succulente. Inoltre, trovo che spargere troppo la voce, specie tra i coloni nativi, di qualcuno che fa domande sulla Confederazione possa facilmente essere scoperto e mettere in allerta i muun, spingendoli ad approfondire la faccenda e venendo a conoscenza sia dei jedi sia dell'enclave.
    La spia può essere una via interessante, soppesando rischi e benefici... Ma dipenderà anche dalla competenza del soggetto in questione. Infiltrarsi e risalire la catena gerarchia richiederà comunque tempo. Perseguire vie parallele mi sembra una soluzione quasi d'obbligo, visti i tempi stretti e le minacce già esistenti."

    Il suo sguardo si affina, sentendo le proprie cellule grigie entrare nella modalità da stratega calcolatore, solleticata da una frase in particolare del Cavaliere Dogree.

    Miriama: "Cosa intendi con 'sfruttare la loro presenza a nostro vantaggio'? Sembra molto intrigante, ma sento anche sfuggirmi dalle competenze questo muovere i pezzi della scacchiera. Non so quanto potrei esservi utile, in quanto a ragionamenti al riguardo."


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
  12. darthwelia

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - Jedi


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    La Jedi ascolta. Le digressioni sono tutte molto interessanti, soprattutto la intriga la possibilità prospettata da Dogree,anche se conoscendo i Muun, sa che non ci sarebbe da fidarsi molto a meno che il loro interesse nel proteggere l'Enclave non portasse a vantaggi inestimabili per loro. Ma questi vantaggi sarebbero comunque a discapito dei coloni, che verrebbero sfruttati pesantemente dalla Confederazione.

    "Ci sarebbe una terza via"


    Yabail Den: "Sicuramente il coinvolgimento delle persone potrebbe portare a pericoli, sia per l'Enclave, che per loro stessi, quando fossero denunciati da qualcuno. In questo caso esprimo la mia personale opinione, dicendo che ci si trova in una situazione poco gradita o si affrontano dei pericoli per fare in modo di uscirne o ci si adegua alla situazione stessa, non vorrei mai forzare qualcuno, sarebbe una loro scelta se collaborare con noi o con la Confederazione, a volte è più facile adeguarsi, sicuramente è meno rischioso e non tutti sono disposti a questo, lo capisco."

    Yabail continua nel suo peregrinare tra gli scaffali dell'Archivio, come non trovasse pace nello stare ferma.

    Yabail Den: "Certo che una spia infiltrata nell'Amministrazione se non tra i ranghi della Confederazione potrebbe destare sospetti e non credo abbiamo qui un informatico in grado di riprogrammare un droide in modo che nessuno se ne accorga. Sarebbe una opportunità da prendere in considerazione in tal caso. Qualcuno che invece si infiltri tra la popolazione, i profughi di Khoonda o i coloni, sarebbe più fattibile, desterebbe meno sospetti e potremmo avere il polso della situazione, semplicemente ascoltando i discorsi degli altri, senza farsi coinvolgere troppo."

    Si porta alle spalle di Miriama e parla a voce più bassa.

    Yabail Den: (con tono basso) "Non intendo che sia tu a fare questo."

    "C'è bisogno di una nuova generazione Jedi." Questo pensiero continua a tornarle alla mente come un mantra imperativo.

    Yabail Den: (più diretta a Dogree, gesticolando) "Per contro vi sarebbe un'ultima e radicale soluzione che eviterebbe di scontrarsi con la Confederazione e di mettere in pericolo profughi, coloni e Amministrazione, Cavaliere. Evacuare l'Enclave e trovare un altro posto da dove ricominciare."

    Alla fine la Jedi abbassa le braccia e le lascia scivolare lungo i fianchi, rilassandosi.


    Yabail Den: (a Miriama) "Miriama, credo che tu possa procedere con le tue ricerche quando vuoi e parleremo sicuramente della Meditazione da Battaglia appena ne avremo l'occasione. Mi farebbe piacere anche proseguire con l'addestramento, se tu vorrai scegliere di portarlo a termine."

    Poi fa un inchino verso Dogree.

    Yabail Den: "Cavaliere Dogree, vi sono grata per il vostro aiuto. Credo che tenterò di proseguire l'addeestramento di Miriama e non mi esimerò dal trovare ulteriori possibili soluzioni al problema più pressante che abbiamo."

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  13. devilmanga

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    Miriama:
    "Cosa intendi con 'sfruttare la loro presenza a nostro vantaggio'? [...]"

    Dogree: "Non so ancora come risponderti, ma riflettevo su una mossa per ribaltare la partita... e avere il controllo dei pezzi sulla scacchiera"

    Non sembra vi siano state strane interazioni tra i muun e i profughi
    "Meglio così.."
    In tutto questo, sembra che i muun non cerchino nessuno in particolare, ma si limitano a registrare l'ID e smistare i nuovi arrivati, assegnandoli appezzamenti di terreno... non hanno idea della presenza dei Jedi.


    Yabail Den: "Per contro vi sarebbe un'ultima e radicale soluzione [...] Evacuare l'Enclave e trovare un altro posto da dove ricominciare."

    Dogree: "Non credo sia possibile.. non potremo lasciare l'Enclave incustodito e comunque non sapremo dove andare. Perfino Ossus fu invaso e non so se abbiamo abbastanza risorse da impiegare alla cerca d'un nuovo rifugio."

    Il Jedi sa che il tempo non è loro alleato in questa impresa, ma il discorso ha preso la piega che il rodiano sperava e, più in generale, i consigli si sono aperti ad una serie di possibilità da valutare. sente che è giusto prendersi un momento per riflettere su come concretizzare le loro prossime mosse.

    Yabail Den: "Cavaliere Dogree, vi sono grata per il vostro aiuto. Credo che tenterò di proseguire l'addeestramento di Miriama e non mi esimerò dal trovare ulteriori possibili soluzioni al problema più pressante che abbiamo."

    Lascia cadere le braccia lungo i fianchi

    Dogree: "Vi sono grato anche io, a entrambe"

    Fa un cenno col capo, ma resta educatamente in attesa che siano loro ad allontanarsi per prime


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    Dogree

    Cavaliere Jedi
    "La meditazione è dimora, sì?"
     
    Last edited: Jun 14, 2019
  14. Zaho

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    Dogree:
    "Non so ancora come risponderti, ma riflettevo su una mossa per ribaltare la partita... e avere il controllo dei pezzi sulla scacchiera."

    La risposta del Cavaliere la fa sentire in sintonia con lui: la stuzzica, l'obiettivo è estremamente intrigante. Purtroppo, dall'altro lato lei è perfettamente conscia di quanto sia pericoloso questo gioco, proprio perché non è un gioco: non solo c'è di mezzo la sorte di un intero pianeta, popolato da persone in carne ed ossa, ma in più tentare di manipolare un gruppo di gente con così tanti soldi -e (dunque) potere- per le mani, e magari riuscirci e farseli amici, è una strategia che spesso porta a conseguenze incommensurabilmente nefaste. Avere il clan bancario che finanzia e protegge i jedi è sì pragmaticamente utile nel piccolo, ma macchierebbe indelebilmente la reputazione di chi dovrebbe essere dalla parte dei deboli e gli indifesi, piuttosto che dei poteri forti -"Puoi fare accordi con tutti / ma non farli con il sire", recitava una canzone della sua adolescenza-, per non parlare di tutto il resto.

    Yabail:
    "Sicuramente il coinvolgimento delle persone potrebbe portare a pericoli, sia per l'Enclave, che per loro stessi, quando fossero denunciati da qualcuno. In questo caso esprimo la mia personale opinione, dicendo che ci si trova in una situazione poco gradita o si affrontano dei pericoli per fare in modo di uscirne o ci si adegua alla situazione stessa, non vorrei mai forzare qualcuno, sarebbe una loro scelta se collaborare con noi o con la Confederazione, a volte è più facile adeguarsi, sicuramente è meno rischioso e non tutti sono disposti a questo, lo capisco."

    Miriama ascolta ma non capisce. Non concorda, scuote lievemente la testa imbronciando il viso. Come può vedere tutto così in bianco o nero? Questa scissione è primitiva e pericolosa, e non può certo obbligare i coloni a schierarsi! Come fa a dire "sarebbe una loro scelta se collaborare con noi o con la Confederazione"? Le pare così palese che quelli vorrebbero solo farsi gli affari loro in santa pace, senza prendere parte ai nostri problemi, senza venire sfruttati dalla Confederazione, senza inimicarsela, senza affiliarcisi e quindi senza prendersi sulle spalle anche tutto il fardello dei nemici della Confederazione! No, non è una scelta che può prendere lei al posto loro, e non può nemmeno metterli in condizione di essere costretti a scegliere, "o con me o contro di me!", che da quelli che si vedono come "i buoni" proprio non si aspettava. Capirebbe se fosse la Confederazione a minacciarli, ricattarli e costringerli a diventare loro nemici, a lavorare come spie per trovarli eccetera, ma...no, non loro, non lei, non Yabail, né Miriama soprattutto. Non avrebbe mai tollerato né men che meno partecipato ad una tale angheria su dei miseri contadini che non desiderano altro che vivere in pace. Non riesce proprio a comprendere come Yabail possa dipingere uno scenario in cui i coloni collaborerebbero con la Confederazione. Si adeguerebbero, sì, ma non crede che per questo andrebbero biasimati così né considerati alleati e collaboratori della Confederazione.

    Yabail: "Certo che una spia infiltrata nell'Amministrazione se non tra i ranghi della Confederazione potrebbe destare sospetti e non credo abbiamo qui un informatico in grado di riprogrammare un droide in modo che nessuno se ne accorga. Sarebbe una opportunità da prendere in considerazione in tal caso."

    A quelle parole, gli occhi di Miriama si ingrandiscono di un po'. Lei stessa potrebbe, forse. Dipenderebbe dal modello del droide, dalla difficoltà di programmazione eccetera: non è un'hacker né un ingegnere propriamente detto ma, tra i suoi studi e l'esperienza di sopravvivenza sul campo, qualche bel trucchetto l'ha imparato. Non è tuttavia certa di riuscirci, oltre al non sapere se le IA dei droidi siano collegate direttamente alla sede centrale dei muun e quindi se questi ultimi scoprirebbero immediatamente qualsiasi individuo sconosciuto che entri nel campo visivo dei fotorecettori del droide e che cerchi di entrargli anche in testa, fin al suo nucleo. Un azzardo anche questo, e notevole.

    Yabail: "Qualcuno che invece si infiltri tra la popolazione, i profughi di Khoonda o i coloni, sarebbe più fattibile, desterebbe meno sospetti e potremmo avere il polso della situazione, semplicemente ascoltando i discorsi degli altri, senza farsi coinvolgere troppo. Non intendo che sia tu a fare questo."

    Miriama: (a bassa voce rispondendo a Yabail) "Non ti preoccupare, ci stavo già pensando di mio..."

    Replica annuendo con complicità. Effettivamente, per chiedere a Lesath, l'anziano saggio dei profughi con cui ha guidato il loro esodo, sarebbe decisamente più indicata lei, visti i trascorsi e il rapporto già stretto. Lui non si farebbe scrupoli a dirle tutto, e lei non desterebbe sospetti se girasse tra loro aiutandoli, specie facendo domande anche scomode ai muun con la scusa di "fare il meglio possibile per i suoi amici extra-mondo". Al massimo, l'unica cosa da organizzare un pochettino sarebbe una giustificazione per la sua assenza in questi giorni, ma crede si possa imbastire qualcosa senza inconvenienti.

    Yabail: "Per contro vi sarebbe un'ultima e radicale soluzione che eviterebbe di scontrarsi con la Confederazione e di mettere in pericolo profughi, coloni e Amministrazione, Cavaliere. Evacuare l'Enclave e trovare un altro posto da dove ricominciare."

    Questa proposta sconcerta la donna, prendendola di sorpresa e in contropiede. "Evacuare? Abbandonare tutto?! Hanno già un altro posto? Santo spazio, ci sono così tante cose qui... Oltre alle strutture, ci sono tutti gli oggetti di inestimabile valore come i libri, gli holocron, la IA di questi archivi solo per citare le prime cose che i miei stessi occhi vedono! E poi le palestre, i dormitori, infinite cose...! Abbandonare tutto..." Quasi una follia, vorrebbe aggiungere, ma non osa farlo nemmeno nei suoi pensieri. Ci dev'essere una soluzione da provare prima, che non preveda perdite così ingenti, perché la sua mente non riesce a distaccarsi da tutta la sicurezza che quel luogo le trasmette a pelle, nonostante il piccolo legame che sta però iniziando a coltivare, così abituata a perdere tutto nella sua vita.

    Dogree: "Non credo sia possibile.. non potremo lasciare l'Enclave incustodito e comunque non sapremo dove andare. Perfino Ossus fu invaso e non so se abbiamo abbastanza risorse da impiegare alla cerca d'un nuovo rifugio."

    Queste parole allietano il cuore di Miriama, poiché danno voce a tutte le sue obiezioni che non si sente pienamente in diritto di esprimere, essendo ancora incerta sulla sua appartenenza al loro Ordine.


    Yabail: "Miriama, credo che tu possa procedere con le tue ricerche quando vuoi e parleremo sicuramente della Meditazione da Battaglia appena ne avremo l'occasione. Mi farebbe piacere anche proseguire con l'addestramento, se tu vorrai scegliere di portarlo a termine."

    Miriama: "D'accordo."

    Risponde lei annuendo a tutto. L'addestramento è un tema un po' spinoso, ma non per lei quanto per loro: dipendesse da lei, imparerebbe tutto l'imparabile, è ciò che implica per loro -ovvero tutte le questioni di gerarchia e accesso eccetera di cui parlavano in precedenza- che rende la faccenda complessa. Non vuole incastrarsi, non vuole fare false promesse, non vuole neanche essere bloccata o quant'altro. Andrà discusso con calma per fare chiarezza, in seguito, magari quando la sua maestra le spiegherà la questione della "Meditazione da Battaglia". Per ora, comunque, vuole rafforzare il concetto che è ben disposta, in linea generale, e che quindi vuole approfondire l'argomento della Forza e dell'approccio scientifico ad essa: Yabail non sembra essere ancora rassicurata al riguardo, nonostante le affermazioni precedenti, ma probabilmente si rilasserà quando la vedrà mettersi all'opera con I.P.A.S..

    Yabail: "Cavaliere Dogree, vi sono grata per il vostro aiuto. Credo che tenterò di proseguire l'addeestramento di Miriama e non mi esimerò dal trovare ulteriori possibili soluzioni al problema più pressante che abbiamo."

    Miriama: "Mi accodo."

    Dogree: "Vi sono grato anche io, a entrambe"

    Dice rapida e precisa la donna, così da informare i due jedi di quelle che sono le sue intenzioni riguardo entrambi i temi, per poi completare con un inchino alle parole del Cavaliere, in segno di riconoscenza e cortesia a sua volta.
    A questo punto, Miriama si volge verso la sua maestra e le propone il suo piano.

    Miriama: "Ok, io allora adesso andrei a consultare I.P.A.S. per vedere se nei vostri archivi esistono testi scientifici riguardanti la Forza e quant'altro. Partirei appunto con le cose in basic, ma prima ancora partirei proprio dall'elenco dei titoli e degli..." "Gli abstract. Chissà se li hanno, dannazione." "...Sì, devo vedere un po' il materiale com'è catalogato, se esistono dei paragrafetti riassuntivi degli articoli, dei libri, delle fonti insomma... L'unica è andare a chiedere a I.P.A.S.: vuoi venire anche tu, così diamo subito un'occhiata e ti posso dire cosa si può fare, e magari mi dai una mano se non capisco certe cose?"

    Chiede lei alla jedi, con un sorriso caldo e volgendosi per incamminarsi verso l'intelligenza artificiale. Cerca di porre un po' rimedio a quella nota stridente che c'è stata prima tra loro, dovuta ai vari fraintendimenti inter-culturali, come già all'inizio era capitato, con la stampella. Si stimano a vicenda, come più volte si sono dette, è solo che hanno visioni e approcci diversi, giustamente, avendo avuto esperienze di vita diverse. Si domanda se ci saranno sempre questi alti e bassi, queste incomprensioni, tra loro, angosciandosi un po' per questa mancanza di armonia e omogeneità nel rapporto. Le relazioni turbolente non sono esattamente ciò che più la rende felice...
    ...Averla accanto, però, è ora necessario e positivo: normalmente vanno d'accordo, hanno trovato punti di contatto, e mentre esplorerà i loro archivi potrà veramente benificiare ed essere arricchita dalla presenza della donna, che potrà colmare le sue lacune in quella cultura totalmente aliena, facendola progredire nella ricerca in maniera molto più celere che non se dovesse chiedere ogni cosa base alla I.A., facendo procedere l'esplorazione a singhiozzo e rilento.
    Nel frattempo, una parte del suo cervello è andata avanti col ragionamento sul problema della Confederazione, e l'aver nominato Lesath le fa domandarsi come stiano i suoi amici, desiderando andare a trovarli per accertarsi che non stiano soffrendo...


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
  15. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

    -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
    :: Sistema di Dantooine ::
    *Pianure - Enclave Jedi - Archivi*
    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Dogree - I.P.A.S. - Jedi


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    La Jedi nota il lampo negli occhi di Miriama quando lei parla della soluzione che riguarda i droidi.

    "Beh, qualcosa che la stuzzica c'è."


    Ma non è d'accordo con l'impossibilità di lasciare l'enclave, anche se innumerevoli motivazioni sarebbero potute essere portate da chiunque per contrastare la sua idea e sicuramente motivazioni non poco importanti, tra le quali l'abbadono di tutto il materiale e chissà magari le potrebbe anche essere obiettato di fuggire davanti alle avversità o lasciare al proprio destino i coloni.

    "Non per ora." Si dice

    D'altra parte l'affermazione della scienziata sull'essere proprio lei a tastare il polso dei coloni, la rende soddisfatta, anche se la preoccupa. Ma alla fine pensa che quella è una donna fatta che non avrà che qualche anno meno di lei.

    "È sicuramente in grado di prendersi le sue responsabilità."

    Ma la prima cosa da fare è chiedere alla I.A. di registrare e dare accesso a Miriama e decidere sul quando discutere nuovamente del problema pressante della Confederazione.

    Yabail Den: (a Dogree) "Credo che sia il caso di registrare e dare accesso a Miriama su I.P.A.S., Cavaliere. Non credo abbia l'abilitazione. Se volete darmi una mano in questo senso apprezzerei ancora per un po' il vostro aiuto."

    Non che tutto ciò che ha in mente sia di secondaria importanza, ma crede, o forse crede di credere che alcune decisioni o meglio tentativi di decisione, siano cose da Jedi e sarebbe forse il caso di lasciare Miriama a scartabellare tra cose che la incuriosiranno parecchio, mentre lei parla col Cavaliere Dogree delle proprie nuove idee sulla cattura di un droide e l'invio di qualcuno, presumibilmente Miriama a questo punto, per infiltrarsi tra i profughi.

    "Sì, queste sono cose da Jedi."


    Decide di non chiarire con Miriama, sulle sue intenzioni o pensieri. È più che certa che la frase 'sono cose da Jedi' non verrebbe apprezzata dalla scienziata.

    Yabail Den: (a entrambi) "Poi, Miriama, tu potrai metterti al lavoro e io ti raggiungerò presto, ma ho un paio di cose da fare, se non ti dispiace. questione di un'oretta, non di più."

    "Spero."


    La Jedi si avvicina a Dogree, sussurrandogli nell'orecchio a imbuto da rodiano.

    Yabail Den: (sussurrando pianissimo a Dogree) "Vediamoci nella Hall, devo parlarvi di cose da Jedi."

    Poi si avvia verso l'uscita degli archivi.

    "C'è bisogno di una nuova generazione Jedi." Continua il mantra nella sua testa.
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    -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
    :: Sistema di Dantooine ::
    *Pianure - Enclave Jedi - Hall*
    Yabail Den - Jedi


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    Yabail accede alla Hall e si ferma in un punto buio, il suo sguardo si sposta verso le alte finestre che fanno filtrare i raggi di luce che provengono dall'esterno. È certamente enorme, ma nulla se paragonata a quella del Tempio di Coruscant in cui lei ha passeggiato innumerevoli volte. Un velo di tristezza cade sul suo volto, ricordando l'ultima volta che ha visto il Tempio, difendendolo e vedendolo devastato dalle forze nemiche. Si appoggia a una colonna e chiude gli occhi.

    "Non è molto da Jedi." Pensa tra sé.

    Il suo pensiero va ora alle decisioni che dovranno prendere, a quanto ci sia da fare e al suo ricorrente mantra, che non smette di frullarle in testa 'C'è bisogno di una nuova generazione Jedi'. È come un'ossessione ormai, da quando la prima volta ha pensato questa cosa.

    "Ma come fare?"

    Le ombre di qualcuno che sta passando davanti ai raggi che filtrano, producono uno strano effetto quando si hanno gli occhi chiusi. Il percepire vagamente la discesa del buio improvviso e totale.

    "Non deve essere così. Ci vuole qualcosa di nuovo, non possiamo rimanere allo sbando."

    Non si arrende Yabail Den, Cavaliere Jedi e combattente in difesa del Tempio di Coruscant.

    "Dobbiamo ricominciare dal materiale intellettivo, umano; far esprimere il potenziale a tutte le persone che ne hanno."

    Sorride, pensando a Miriama.

    "Oh la Padawan Val'Nessar, quale fortuito e fortunato incontro. Qui ci sono le basi per ricominciare da capo."

    Apre gli occhi e scruta tra le indistinte sagome delle persone che passano, per vedere se riconosce quella del Cavaliere Dogree.

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
    Last edited: Jun 15, 2019

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