DATHOMIR - Il Covo della Sorellanza

Discussion in 'Sezione Narrativa - New Legends' started by Sìlfae, Feb 21, 2016.

  1. Zaho

    Zaho Player

    :: Dathomir ::
    *Rovine*
    Abyss - Kysha - Leran Tarwin - Zake Kitai - Nemesis - Jadzia "Violet" Marr

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    Le cose non vanno propriamente come Jadzia se le è immaginate e, dopo aver visto l'uomo muoversi più veloce del prevedibile, il mondo prende a vorticare e a riempirsi di dolore. Sbatte per terra sentendosi la caviglia avvinghiata, ed un pestone crudele le spezza il fiato svuotandole i polmoni. Tossisce violentemente, gli occhi le si sgranano e la paura la assale di nuovo: "Ma cosa diavolo mi è passato per la testa?! Credevo veramente di poter avere la meglio, di liberarmi e...e poi cosa?!?", si biasima lei per la scelta strategica poco saggia. Forse però ha solo voluto smentire le critiche del nuovo padrone, cosicché non la considerasse inutile e priva valore, e, come tale, la uccidesse.

    L'altra, l'esile ragazza finora disinteressata e in disparte, si avvicina e le tocca la testa. Violet non capisce su due piedi, ma ben presto avverte una sensazione mai vissuta prima. Una sensazione terribile.


    Violet: "Nh-! Nnn--! Ah! AAAAaaahhh...!!"

    Digrigna i denti mentre i suoi nocicettori sparano a mille, e strizza gli occhi e si contorce bloccata dallo stivale maschile, ma al contempo cerca di mantenere il controllo e di volgere al meglio la situazione.

    C'è una donna nella sua mente.
    Dita femminili la accarezzano, sta sondando i suoi pensieri, i suoi ricordi, lo può sentire...ma non la turba questo: non si è mai fatta grossi problemi di privacy, forse più con i maschi, ma lei non la percepisce come una vera e propria minaccia.
    Sì, è strano, lei può sentire quanto Violet sia ancora ben disposta nonostante le stia aprendo in due la testa: verso gli uomini prova un odio ed un disprezzo viscerali, ma verso le donne ha sempre speranza, speranza di "redenzione" direbbero i jedi, speranza "d'amore" direbbe lei. E infatti, incredibilmente, Violet non la sta respingendo più, solo qualche istante istintivo all'inizio, ma ora non più: sembra anzi volerla guidare, attraverso la sua mente, mostrandole i luoghi più caldi e luminosi, i ricordi più dolci della sua vita, misti a quelli più sofferenti. Ma per ogni pena le regala una gioia, le mostra che si può trovare il modo di essere felici nonostante la crudeltà dell'esistenza, dell'universo, del fenomeno della vita e della coscienza. E le mostra i momenti in cui dubita di ciò, e le mostra quando poi dubita dei suoi dubbi e s'immerge nell'amore.
    E si domanda come possa una creatura così bella e fragile e triste come lei -non può fare a meno di interpretare la sua apatia come un'estrema forma di difesa verso le emozioni negative plausibilmente subite- stare in compagnia di un bruto come quello, e tutto il suo tentativo di mostrarle la luminosità dell'amore scaturisce proprio da questa sua interpretazione: entrambe hanno probabilmente sofferto moltissimo, ma hanno scelto di intraprendere strade diverse per salvarsi. Una di aprirsi, l'altra di chiudersi. Eppure, è convinta che nessuna chiusura sia irreversibile - discorso che vale solo per le donne ovviamente, almeno, faziosa com'è nei confronti degli uomini-, e l'arma più efficace che dispone per mostrare la sua verità è...appunto il mostrarla, normalmente a parole, attraverso il ragionamento logico e la scienza, ma in questo caso è tutto ancora più semplice, e più pieno di sentimenti.


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    Jadzia "Violet" Marr
    Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}
     
  2. Nihal

    Nihal The sith lady

    - GLI EREDI DI THANATOS -
    :: Dathomir ::
    *Rovine*
    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr


    Kysha interrompe il contatto senza spostare le dita, riapre gli occhi e punta lo sguardo dritto sul visore della mezzosangue Miraluka - tutta la sua vita ancora le scorre dietro le palpebre, nitida poichè non forzata.
    Le dita della Jedi Oscura scivolano in basso accarezzando per qualche istante la pelle morbida che congiunge il collo col viso, scostandole i capelli scuri per aver un migliore accesso.

    Le carezze presto si fermano, e Kysha inizia a stringere pian piano il collo di Violet con entrambe le mani.

    Kysha:"Aggrappati alla speranza che mi hai mostrato, Violet figlia della sacerdotessa, poichè ti sarà strappata via come la veste di tua madre il giorno del tuo concepimento. Nessun potere deriva dal piegare qualcosa che vuol essere piegato."

    Improvvisamente Kysha lascia la presa e si rialza, rivolgendo ad Abyss uno sguardo torvo.

    Kysha(in sith):"Ha buone potenzialità, ma ancora troppa speranza." - si ferma, poi sorride ferinamente - " e non vedo l'ora di estinguerla."


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    Darth Kysha
    Lady Sith di Kylaan

    Things monstrous and fruitless,
    a pallid and poisonous queen.
     
  3. Mandalor

    Mandalor Player

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    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr



    Attende paziente che Kysha termini di nutrirsi dei ricordi della ragazza e la vede contorcersi sotto il suo passo, inchiodata al suolo. Orgogliosa, ma non abbastanza. Remissiva, sin troppo. Eppure combatte... sente forse una nota di speranza in lei? Solo echi possono esser percepiti, data l'empatia divisa con l'altra. Una smorfia si dipinge sul volto di Abyss, simile ad un tronfio ghigno, trasfigura il volto del Figlio di Thanatos, rendendolo più umano, più temibile.

    Abyss: in sith) "Dev'essere formata, indubbiamente. Sarà interessante vederti all'opera ancora, su questo cucciolo di leone."

    Non la libera tuttavia, ma spinge sul suo petto, incurante dello stato delle sue costole, abbassando lievemente il busto, in modo da centrare il visore con gli occhi, costringendola a guardarlo in volto, implacabile ed esoso, come un solo un vero padrone può essere.

    Abyss: "Odi. Sei ora parte in una guerra, di una battaglia, forse eterna. Tu sarai addestrata, Violet, conoscerai le vie della Forza e ne saggerai il corso, affondando le mani nelle correnti percorrono il tuo spirito. Ora sollevati e non esser d'intralcio."

    Solo ora libera Violet del suo peso e le consente d'alzarsi.

    Abyss: guardandosi intorno) "Questa navetta è distrutta. Non riusciremo a soddisfare le richieste di Khemransi. Forse dovremmo provare al Monte Deram."

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    Darth Abyss
    Lord Sith di Kylaan
    Figlio di Thanatos
     
  4. Zaho

    Zaho Player

    :: Dathomir ::
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    Abyss - Kysha - Leran Tarwin - Zake Kitai - Nemesis - Jadzia "Violet" Marr

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    Per un momento sta quasi per abbandonarsi in preda a quelle carezze, una sensazione così dolce che non sente da fin troppo tempo.
    Per un momento, sta per sorridere, salvo poi spaventarsi all'improvvisa stretta attorno al suo collo: sorride perché pensa di aver vinto, di aver avuto successo, di aver sconfitto quelle tenebre che avvolgono e celano il cuore della fanciulla che la tocca; una vittoria troppo semplice, implausibile, ne è perfettamente conscia, e infatti è perplessa, confusa, non si fida, e ciò che vedono gli occhi della sua mente, il colore rosso e pece che avvolge quella figura confermano quanto non abbia operato in lei alcun cambiamento, netto per lo meno, tale da giustificare quelle carezze. E infatti non avviene, e lo sapeva, e si sente stupida per aver anche solo pensato di poter sorridere fiduciosa: la stretta la fa allarmare, i suoi riflessi giungono in ritardo e la sua reazione viene dunque bloccata prima ancora di essere concepita, al cambiare ancora della situazione; l'altra, infatti, sta imprimendo un soffocamento troppo leggero per essere veramente pericoloso, e ha tutta l'intenzione invece di parlarle, quindi di mantenerla in vita almeno finché non avrà finito il discorso, probabilmente. Solo allora, solo alla fine, ora preparata, potrà decidere se e come reagire, difendersi, ma tutto a tempo debito.


    Kysha: "Aggrappati alla speranza che mi hai mostrato, Violet figlia della sacerdotessa, poichè ti sarà strappata via come la veste di tua madre il giorno del tuo concepimento. Nessun potere deriva dal piegare qualcosa che vuol essere piegato."

    La chiama col suo soprannome, il nome che lei stessa si è scelta, per sé, capendo forse quanto conti quindi il senso di identità individuale per Violet.
    "Cosa vuole intendere? Che voglio essere piegata? Possibile abbia frainteso così la mia mente, il mio desiderio di amore? Sì, forse per loro l'amore è debolezza, vero? L'amore è voler essere piegati, essere schiavi, dei legami, di qualcun altro, per loro: sono di quelle persone che la pensano così, evidentemente...Eppure, se desiderassi essere piegata, non darei loro nemmeno un briciolo di potere, secondo lei. Se davvero così fosse, sarebbe un'arma nelle mie mani, ed in tal modo potrei usarla e la userei! Il che significherebbe che non vorrei essere piegata veramente...!", aggrotta le sopracciglia perdendosi in quel paradosso logico-scientifico, lasciandolo cadere tra le nebbie dell'irrazionalità, sigillando il tutto come indizio a favore della sua posizione, come prova della fallacia della loro, e--


    Violet: "Rrgh-ngah...!"

    La pressione dello stivale sulle sue costole aumenta, facendole attraversare da scosse elettriche fatte di neurobiochimica, di assoni che si attivano trasmettendo messaggi di azioni nocive per la sua sopravvivenza. La sua espressione facciale s'incrina in una smorfia di dolore, mentre si domanda quanto ancora andrà avanti quella tortura, quell'agonia: li sente sibilare in una lingua che non conosce, ma così carica d'odio e di malvagità, così inaudita...

    Abyss: "Odi. Sei ora parte in una guerra, di una battaglia, forse eterna. Tu sarai addestrata, Violet, conoscerai le vie della Forza e ne saggerai il corso, affondando le mani nelle correnti percorrono il tuo spirito. Ora sollevati e non esser d'intralcio."

    Violet: "HHHhhhh!!!"

    Inspira violentemente, finalmente libera di farlo, liberata da quella morsa stritolante. Eppure, un'altra morsa attanaglia e soffoca la sua mente ora: in che razza di situazione è andata a cacciarsi?! Una guerra eterna? Lei addestrata? Ma stiamo scherzando?! Ha già studiato la Forza, all'accademia dei Luka Sene, anche se l'hanno avvertita che altre popolazioni si approcciano alla Forza in maniera molto diversa, e loro sembrano proprio appartenere al Lato Oscuro. Vogliono convertire anche lei? Vogliono istruirla nei poteri di Forza del Lato Oscuro? Oh, santo spazio! Come può fare per sottrarsi a tutto ciò?! Come potrà mai scappare...? Deve...deve trovare un modo, ma ci vuole tempo, lo sa che ci vorrà tempo, e...e...per ora, SOLO per ora, la cosa più saggia è assecondarli. Assecondare i suoi aguzzini. Non sono più padroni, non solo: vogliono essere maestri, maestri corrotti e atroci e blasfemi. "Sarà terribile...!", le manca di nuovo il fiato e stavolta senza nessun intervento esterno: si sente strangolare ancora una volta, e una parte di lei -una grossa- desidera che l'avessero uccisa prima di tutto ciò. Desidera che quella giovane donna avesse stretto più forte le sue flebili dita attorno al suo fragile collo, senza proferire parola, fino a toglierle la vita.
    Tuttavia è viva.
    È viva, e deve rialzarsi, come ha fatto ogni volta. E si rialza, insicura, a stento, curva sotto il peso della coscienza del futuro, demoralizzata e uccisa dentro, ma sa che si rialzerà anche nell'anima, nella sua mente: il suo corpo seguirà loro ovunque vorranno, ma dentro di lei troverà la forza per serrare le mascelle e guardarli sprezzante sentenziando il suo no più solenne. Non lo farà a voce, magari, ma coi fatti, con la sua vita, con le sue azioni. No, lei non cadrà mai, potranno farle di tutto, potranno fare tutto ciò che vorranno, ma non riusciranno mai a piegarla. A ucciderla, forse, ma mai a strapparle quella coscienza della realtà così scientifica e radicata in tutta la rete neurale del suo cervello: lei vede.


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    Jadzia "Violet" Marr
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    Last edited: Jun 4, 2016
  5. Nihal

    Nihal The sith lady

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    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr


    Senza rivolgere più lo sguardo sulla nuova arrivata, Kysha osserva l'orizzonte senza in realtà vederlo.

    Kysha(ad Abyss):"Molto bene, andiamo."


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    Darth Kysha
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  6. Mandalor

    Mandalor Player

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    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr



    Non presta attenzione alla nuova arrivata, dopo aver constatato sia in grado di camminare con le sue gambe. Non ha molte aspettative riguardo ad apprendisti dati i suoi tremendi allenamenti che più di una volta li hanno portati alla tomba, se non le difficoltà del cammino intrapreso da loro.

    Abyss: "Non essere un peso."

    Commenta la claudicante alzata di Violet così, senza emozione, senza minaccia, solo un avvertimento... che lei sedimenti la rabbia è la frustrazione con cui era esplosa poco prima nel suo cuore. Che esploda contro di lui. I Sith vivono di assoluti ed il semplice estremizzare la sua furia e rabbia sarà sufficiente a deviare al suo volere quell'impetuoso torrente le scorre nelle vene e nell'anima.

    Annuisce alla sua compagna, è tempo di giungere alla conclusione di quell'inconcludente avventura. È tempo, per Khemransi, di mostrare i suoi veri poteri.


    Abyss: "Andiamo... tu, ragazzina, quali sono le tue abilità di combattimento? Rispondi mentre cammini un passo dietro noi."

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    Darth Abyss
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    Figlio di Thanatos
     
  7. Zaho

    Zaho Player

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    Abyss: "Non essere un peso."

    Intima l'energumeno con tono autoritario e supponenza. La testa di Violet si abbassa di qualche grado, mentre il suo sguardo si carica d'odio ed un sibilo fuoriesce tra i suoi denti stretti, incapaci di trattenerlo. Sentimenti rabbiosi tornano a turbinare nella sua mente, nella sua gola, nel suo petto: è dilaniata, tra la tendenza a servire e sottomettersi imparata durante le sue altre esperienze di schiavitù, ed il ribellarsi ergendosi con tutto il suo orgoglio e spirito d'autodeterminazione assertiva.
    Si massaggia le parti del corpo dolenti, con lentezza, delicatezza, con la dolcezza che gli altri non hanno mai saputo riservarle, a parte sua madre. Li scruta e li squadra, li osserva e controlla mentre confabulano tra loro e si muovono.


    Abyss: "Andiamo... tu, ragazzina, quali sono le tue abilità di combattimento? Rispondi mentre cammini un passo dietro noi."

    E lui la sta provocando notevolmente, con tutta quella mancanza di rispetto, quell'impartire ordini...
    "Incularti alle spalle!", è la risposta che pensa, in preda ad emozioni che le annebbiano la capacità razionale di calcolare quante siano le probabilità che possa andare a segno.
    Non risponde a voce, ma coi fatti: con furtività si china fino a raccogliere la sua arma, imposta la modalità fuoco su "anti-tank" e celere ed improvvisa spara una granata cogliendo l'occasione del nemico che le dà le spalle.


    Violet: "QUESTE, AD ESEMPIO!"

    Urla per sovrastare l'esplosione, con la faccia deformata da un ringhio ferale ed odioso, giusto un attimo prima di balzare tra i rottami ed iniziare a fuggire dalla parte opposta alla loro, sforzandosi di ignorare il dolore e di superare i problemi che il suo corpo maltrattato sta avendo.

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    Jadzia "Violet" Marr
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  8. Nihal

    Nihal The sith lady

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    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr


    I sensi all'erta di Kysha l'avvisano dell'imminente pericolo ben prima dell'espolosione: il respiro ansante di Violet, la sua tensione e una forma di folle speranza.
    La granata viene spinta più in alto, verso il cielo cupo, ed esplode ad una distanza di sicurezza dalle loro teste.

    Kysha:"Non puoi dire di non essertela cercata, facendola camminare dietro di noi. Ora: riportala qui."


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  9. Mandalor

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    Le due deflagrazioni costringono il Sith a coprirsi il volto con un braccio. Aveva avvertito il pericolo e s'era subito pentito d'aver sperato ella non fosse così stolta da credersi salva solo per quelle piccole ed insignificanti dimostrazioni del proprio arsenale, quando l'arma più potente è dentro di lei e dovrebbe solo essere obbediente, prima di deflagrare lei stessa. Troppo presto, apprezzabile, ma troppo presto.

    Scrolla le spalle al dire dell'altra, così come scuote il capo a vedere la ragazza allontanarsi di gran carriera, come se potesse sfuggirgli. Kysha ha ragione, ha riposto troppa fiducia in lei e dopo tanti apprendisti non abbastanza forti da tenere il loro passo, si deve ricredere. Lei corre, ma i colpi ricevuti non aiutano la sua fuga ed Abyss deve giusto allungare il passo ed allungare un braccio per far sì Violet senta una forte stretta alla gola nel trattenerla dalla sua .

    Abyss: "Un modo di rispondere interessante, ma forse non sono stato abbastanza chiaro."

    La voce di Abyss giunge vicina, sin troppo vicina, mentre la morsa invisibile stringe alla gola, impedendo all'aria di passare. Al contempo, il braccio sinistro della miraluka si piega innaturalmente verso l'alto... dal lato del gomito. Sarebbe stato così, sino a sentire il fatidico *crack* delle ossa nello spezzarsi. Immediatamente dopo avrebbe sentito una stretta alla collottola gettarla all'indietro, al contempo liberandola dalla presa alla gola.

    Abyss: "Non essere un peso. Vuoi seguirci di tua sponte o devo usare le maniere forti?"

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    Darth Abyss
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  10. Zaho

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    Abyss: "Un modo di rispondere interessante, ma forse non sono stato abbastanza chiaro."

    Dice "quel bastardo", più vicino di quanto lei si aspetti, mentre qualcosa di invisibile prende a strangolarla. Gli occhi fuori dalle orbite dal terrore improvviso, qualcosa che non può controllare, non può contrastare, e la sta uccidendo lentamente: le toglie il fiato, il respiro, l'aria, e a nulla servono i suoi tentativi con le sue manine ed esili dita fragili a strappare quella morsa incorporea ed inafferrabile. Annaspa, con le lacrime agli occhi, mentre una marea di pensieri e immagini sconclusionate ed orribili le passano davanti agli occhi.

    Abyss: "Non essere un peso. Vuoi seguirci di tua sponte o devo usare le maniere forti?"

    E stavolta è il braccio a trasmetterle sensazioni di pressione, i meccanocettori della pelle attivati da qualcosa d'invisibile eppure chiaramente causata da lui. "Ma come fa?!", si domanda disperata lei, mentre l'ansia le sale in gola assieme a una forza mai sentita prima. "Sarà questa la Forza?", s'interroga fugacemente, mentre il restante 99% del cervello non pensa più, prova solo emozione: un'emozione animalesca, istintiva, viscerale, quella di ogni animale in trappola, quel mix di paura e rabbia e odio, quel desiderio insoffocabile di sopravvivere, quella spinta che ti fa trovare le energie quando pensavi di non averne più, che ti pompa nelle vene e ti fa gridare in quell'ultimo tentativo di liberarti e fuggire.

    Abyss: "Non essere un peso. Vuoi seguirci di tua sponte o devo usare le maniere forti?"

    Violet: "Ah-AH-AAAAAAAAAHHHHHHHHHRRRRRGHHHHHH!!!!!"

    Ed è così che Jadzia riscopre di essere Violet, in quell'esplosione di potenza inimmaginabile, inaudita da parte sua, nemmeno le altre volte che era stata fatta prigioniera, schiava, vittima di torture. Esplode, furente ed iraconda e tremante, in bilico su quel baratro tra orrore per la propria morte imminente e brama vendicativa di sangue per quell'affronto e sopruso intollerabile, respingendo tutto dell'assaltatore.
    Il braccio piegato innaturalmente verso l'alto si libera, e così la gola ed il corpo tutto, mentre Violet incarna ora la sua più potente ed al contempo esasperata versione mai vista prima. Respira ansimante stringendo le dita a pugno e tendendo tutti i muscoli del corpo, mentre si rimette in piedi e si volta verso di lui in un ringhio furente e con l'espressione truce sul volto.


    Violet: "SPARISCI DALLA MIA VISTA, TROGLODITA RITARDATO! BASTA DOLORE, BASTA VIOLENZA, BASTA SOPRUSI!!! È perché sei troppo debole e stupido che non ti rimane altro da fare che usare la forza bruta, vero?! Per questo hai scelto il lato oscuro! Molto più comodo, bastardo senza spina dorsale, che rapportarsi in maniera decente perché è faticosa e ci vuole sensibilità e precisione, stronzo decerebrato! E ALLORA TIENI, ASSAGGIA LA TUA STESSA MEDICINA, FIGLIO DELLA MERDA!!! NGGRRRR!!!!!!"

    Grida lei tutta la sua rabbia frustrata e sofferente, e grida perché vuole sovrastare il rumore del suo fucile mentre scarica una pioggia di colpi laser. La destra, intanto, affatto paga, cerca di manganellare "lo stronzo" col suo bastone stordente tascabile, prontamente estratto dalla sua cintura multiuso. Una donna che viaggia sola per la galassia deve per forza avere i rudimenti dell'autodifesa, Violet l'ha imparato sulla propria pelle, e una parte di lei non vuole affatto arrendersi senza combattere. La sua misandria, poi, fa il resto nell'interpretare quell'omone come un mero ammasso di testosterone degno solo di violenza bruta, riflesso di ciò che unicamente sa produrre: troppo pigro e ottuso per faticare e impegnarsi un briciolo in uno sforzo comunicativo di qualità superiore, per questo ha preferito il lato oscuro. Grezzo, zotico, ignorante, stolto, pigro, ignavo, violento, e soprattutto pauroso: "come tutti gli uomini".

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    Last edited: Jul 11, 2016
  11. Nihal

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    :: Dathomir ::
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    Kysha osserva la scena per qualche istante prima di fare un passo in avanti; in un'altra giornata avrebbe potuto trovare il tutto divertente, ma in quel momento era solo una fastidiosa perdita di tempo. E anche poco elegante.
    Un movimento della mano di Kysha strappa il fucile dalla mano di Violet e ne incapacita i movimenti.

    Kysha:"Ne ho avuto abbastanza. Chiudi quella fogna, l'uso di futili volgarità non compensa per la tua mancanza di potere." - fa una pausa e si stringe l'attaccatura del naso per pochi istanti, incredula e infastidita - "Vieni con noi in silenzio, o rimarrai qui a nutrire la terra con le tue interiora"

    Con un movimento fulmineo la donna si avvicina a Violet ed estre entrambe le saber, puntandogliele vicino all'imboccatura dello stomaco. Qualcosa nella sua espressione lascia intuire quale sarebbe la sua opzione preferita.


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    Darth Kysha
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  12. Mandalor

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    La situazione sta diventando interessante, per quanto seccante. La spada rossa guizza a parare i colpi e subito dopo muore, esaurendo la sua utilità contro i colpi di blaster, di cui nessuno lo raggiunge. Può avvertine un tumulto, una rabbia così genuini che sarebbe un peccato sopprimerli, dopo l'interessante capacità nella sua esplosione nella Forza. Perciò, anziché bloccarla un'altra volta, schiva il primo colpo allontanando il busto. Il secondo scartando a sinistra. Vediamo quanto dura la ragazzina... più della pazienza di Kysha per certo. Presto Violet viene resa inoffensiva dalla sua ex-apprendista.

    Si avvicina poi, Abyss, passeggiando sino alla donna. Un sorriso malefico increspa le sue labbra. Pare soddisfatto dal ritrovamento, per quanto quella stolta bestiolina debba essere ben addomesticata. Non interferisce con l'operato della sua Starchild. Ha compreso la sua ritrosia nei confronti di Abyss, quanto la sua docilità riguardo Kysha. Forse sarà un'invertita, una vittima di chissà cosa. Parla, ma stavolta non sfiora Violet, già sotto il gioco della Lady.

    Abyss: "Urli un po' troppo. Sei un po' troppo volgare, poi. Per l'ultima volta... seguici e non fare storie. Non te lo chiederemo un'altra volta. La mia compagna non è indulgente quanto lo sono io... ma posso lasciarti a lei, se desideri."


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    Darth Abyss
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  13. Zaho

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    D'improvviso si sente sfuggire il blaster di mano, come se glielo stessero strattonando via, eppure quell'uomo non gliel'ha afferrato. Devia e schiva ogni colpo, fuoco o arma bianca non fa differenza, ma lei insisterebbe ancora e ancora e ancora, accecata com'è dalla sua rabbia oltraggiata ed esasperata dalle continue angherie da parte della galassia.
    La donna interviene zittendola quasi per magia, le parole le muoiono in gola sebbene vorrebbe risponderle a tono -anche se non sa bene cosa le direbbe, forse qualcosa su chi sia veramente volgare tra loro e su quanto siano fascisti, superficiali e bigotti perfino nel linguaggio, mentre poi nelle azioni non hanno regola ed educazione alcuna, dimostrando la vera e profonda volgarità di cui si può macchiare un individuo-, eppure quelle due armi di luce rossa e bianca che minacciano il suo ventre sembrano più eloquenti di chiunque tra i tre, almeno per lei.


    Abyss: "Urli un po' troppo. Sei un po' troppo volgare, poi. Per l'ultima volta... seguici e non fare storie. Non te lo chiederemo un'altra volta. La mia compagna non è indulgente quanto lo sono io... ma posso lasciarti a lei, se desideri."

    E stavolta è infatti la donna a minacciarla con la violenza bruta e diretta, mentre lui sembra stare nelle retrovie a parlare, in maniera veramente "indulgente", rispetto a prima almeno: non ha più nemmeno quel vago barlume di rifugio, che sperava di trovare nella complicità femminile, nella presunta superiore empatia di lei in quanto femmina, tradita brutalmente prima ancora di conoscersi. Prima lo avrebbe desiderato, sì, lo aveva perfino sperato: ora, l'esser lasciata alla sua compagna è una prospettiva che non saprebbe più scegliere a colpo sicuro, anzi...
    A bocca ancora aperta, Violet sposta gli occhi da uno all'altro, completamente sconvolta e disperata, non sapendo contro quale muro sbattere la faccia e la testa. Da un lato, un armadio maschio e tutto ciò che ne consegue -nella sua ottica misandrica-; dall'altro, una donnina che sembra sotto sotto peggio di lui, e magari è pure lei a essere la dominatrice e lui suo succube.

    Le labbra rapidamente le prendono a tremare, mentre sulle palpebre affiorano già le lacrime. Espirando isterica in un singulto col volto e lo sguardo inclinati verso il basso per dar sfogo alla propria disperazione, Violet si porta le mani a coprirsi il viso, soffocando il suo dolore e sentendosi annullare come già altre volte in vita sua, una costante, una fitta al cuore che torna a pulsare e farle male, a premere, minacciando la sua stessa vita, ancora, e ancora, e ancora.


    Violet: "...Al Vostro servizio, Padroni..."

    Mormora ancora più curva, ingobbita da quel fardello insopportabile che è rispuntato nella sua biografia. Schiavitù, questa volta totale e totalizzante. La sua mente si sgretolerà, teme, così come il suo corpo. Forse è la volta buona che muore, liberandosi da quella esistenza misera, patetica, così penosa, fatta esclusivamente di sofferenza. Lei, così affamata e bisognosa d'amore, condannata a incontrare solo mostri abominevoli nella sua vita.

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    Jadzia "Violet" Marr
    Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}
     
    Last edited: Jul 28, 2016
  14. Nihal

    Nihal The sith lady

    - GLI EREDI DI THANATOS -
    :: Dathomir ::
    *Rovine*
    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr


    Nonostante l'apparente remissività di Violet, Kysha è restia ad abbassare le lame e scandaglia ancora per qualche secondo il viso della giovane. Quando decide di spostarsi spegne le lame con un movimento secco del polso e fa cenno a Violet di precederli.

    Kysha:"Non rallentarci un'altra volta, raggiungere il Monte è di massima importanza ora. "

    Mentre parla solleva pigramente una mano, palmo verso l'alto, ed evoca scintille bluette che iniziano a volteggiare in cerchio. Dopo qualche giro l'elettricità pare assumere la forma di piccole ed effimere farfalle, ma anche solo sfiorarne una provocherebbe ad una creatura qualunque una buona dose di dolore.
    La sith fissa negli occhi Violet per qualche secondo, l'espressione del viso mortalmente seria, poi di colpo serra il pugno facendo svanire le farfalle in un filo di fumo iridescente.


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    Darth Kysha
    Lady Sith di Kylaan

    Things monstrous and fruitless,
    a pallid and poisonous queen.
     
  15. Mandalor

    Mandalor Player

    GLI EREDI DI THANATOS
    :: Dathomir ::
    *Rovine*
    Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr


    Non si fida più di quella ragazza. Al contempo trova che abbia buone potenzialità... hanno solo da spezzare il suo volere ed essere più accorti nel trattarla. Ossia, con ancor più durezza... se pensa che un proclama identico al precedente possa dissuaderli da tenere un occhio su lei, si sbaglia.

    Per ribadire il concetto, Abyss la prende dalla collottola, alzandola come un fuscello, e la spinge avanti a loro, perché la precedano. Non hanno tutto il tempo di quel mondo. Inoltre, chissà come se la starà passando Khemransi. Chissà se penserà ancora a lui la donna ragno.

    Abyss: "Avanti."

    La esorta a modo proprio, sperando stavolta, finalmente, il sentiero verso il Monte, il Monte dove ha combattuto con le fiere Consorti del Ragno e ne ha apprezzato la potenza. Valide alleate per il futuro.


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    Darth Abyss
    Lord Sith di Kylaan
    Figlio di Thanatos
     

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