DANTOOINE - Enclave Jedi

Discussion in 'Sezione Narrativa - New Legends' started by Sìlfae, Feb 21, 2016.

  1. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

    -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
    :: Sistema di Dantooine ::
    *Pianure - Enclave Jedi - Portico*
    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


    La Padawan si mette nella classica posizione di meditazione e la Jedi sente che sta espandendo i suoi sensi. Le è sembrata stupita del fatto che lei le abbia detto che esistono vari modi di meditare.

    Yabail Den: Bene, ora espandi i tuoi sensi, ma non troppo. Io cercherò di guidarti, se serve, mentre ti racconto qualcosa che potrebbe interessarti.

    La mezzosangue poi si alza, sorreggendosi sulle stampelle e comincia a camminare lentamente per il portico.

    Yabail Den: Non andare lontano, cerca di focalizzarti su questo luogo. Su tutto ciò che lo compone: l'energia che lo compone.

    La Jedi continua a camminare, sorretta dai sostegni, mentre parla.


    Yabail Den: Sì, energia. Qualcosa di misurabile. Qualcosa che è più consono al tuo modo di vedere le cose. Ecco, la Forza puoi considerarla un'energia, che tutto compenetra e sostiene. Un'energia che noi possiamo manipolare, perché come esseri senzienti ne abbiamo la capacità. Anche se non tutti lo sanno, non tutti ci credono e qualcuno pensa che siano tutte invenzioni. Tu però, hai visto con i tuoi occhi che è possibile.

    Yabail poi prende in mano un sasso liscio e tondo dal ruscello e lo posiziona al centro del giardino, allontanandosene.


    Yabail Den: Ora probabilmente stai percependo la mia presenza. Escludila e senti il resto. Dimmi, Miriama, che cosa vedi? Che cosa percepisci?


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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  2. Zaho

    Zaho Player

    -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
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    *Pianure - Enclave Jedi - Portico*
    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


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    Perturbazioni. Tra i pensieri di Miriama, perturbazioni che cerca di contenere scuotono la quiete che sta cercando di creare, per meditare. L'utilizzo del termine "energia" da parte di Yabail la destabilizza: è abituata al suo uso disinvolto nel linguaggio naturale, ecco perché prima non vi ha dato peso...ma ora, ora che la jedi sta calcando la mano su quel concetto, con la chiara intenzionalità di attribuirgli un senso scientifico...ecco, ora, questo turba Miriama.
    "Perché energia? Su quali basi? Potrebbe essere un campo, o qualsiasi altra cosa!"
    Cerca di non farsi distrarre, apprezza il tentativo da profana del cavaliere di avvicinare la loro concezione teosofica alla scienza, e come sempre la prima cosa a cui ricorrono è proprio l'energia: un concetto piuttosto vago in fisica, di difficile definizione e dalle notevoli problematiche in filosofia della scienza ("L'energia è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema fisico di compiere lavoro, a prescindere dal fatto che tale lavoro sia o possa essere effettivamente svolto", ricorda a sé stessa), non può che prestarsi alle manipolazioni pseudo-scientifiche, comprensibilmente, ma proprio per questa sua natura di 'terra di confine' Miriama è più sensibilizzata al riguardo.

    Respira, si sforza e si obbliga a respirare placidamente, a mantenere il controllo, a lasciarsi scorrere la cosa addosso: lei è la scienziata, sarà lei a decidere, dopo le debite ricerche e non certamente come assioma a priori, di che cosa si tratti quel nuovo fenomeno. Potrebbe perfino essere qualcosa di senziente, paradossalmente, o qualcosa come il tempo, o chissà. Troppa nebbia, per gettarsi in affermazioni azzardate come fa Yabail: "Si vede che non è una scienziata, com'è tenera", pensa con una punta d'amore materno. Miriama, al contrario, più che cercare metafore o paragoni per capire a spanne la Forza, vuole proprio comprenderla sul serio ed inquadrarla correttamente, con precisione, nel reame del mondo fisico e materiale, che per lei è ovviamente l'unico esistente.


    Miriama: "Ho...difficoltà a...'escludere' qualcosa che sento così forte e netto...Non sono mai riuscita, anche con gli altri sensi: distrarmi è...un casino... Vedo tutto...sento...tutto...È sempre stato un peso notevole..."

    E la mezzosangue non può di certo immaginare, infatti, quanti problemi la donna ha dovuto affrontare e sopportare in vita sua, per quella sua incapacità di estraniarsi da ciò che è reale e percepito, per questa sua ipersensibilità incontrollata: distrarsi per lei è quasi un reato, qualcosa di immorale e profondamente sbagliato. Chiudere i canali sensoriali è qualcosa che non sa fare, che non è mai riuscita ad imparare, ed ha sempre invidiato tantissimo chi ci riesce: le avrebbe risparmiato tantissime sofferenze, durante gli anni di esistenza.

    Corruga la fronte, si sforza, ed è già largamente faticoso evitare di espandere i suoi sensi oltre quel piccolo luogo, quasi fosse ingorda di sentire, di provare, di sperimentare, di vivere. Vivere tutto quanto. Anela all'universalità, odia il localismo spazio-temporale, ha sempre cercato di trascendere il luogo e l'epoca in cui ha vissuto, e ora che può sentire addirittura tutta la galassia...essere costretta a limitarsi meramente a una stanza o un edificio è per lei come essere messa in una gabbia, in una cella, una prigione. Tuttavia, vuole sforzarsi moltissimo per imparare: ogni capacità è importante, ogni manipolazione dei suoi poteri servirà a rendere ancora più preciso e conscio il suo utilizzo, ne è perfettamente consapevole ed è volenterosa e pregusta già la padronanza che un giorno avrà. Purtroppo per lei, è ancora distante da quella meta...


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
  3. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


    "Lei vede tutto e sente tutto. Un bel problema o forse...chissà."

    Yabail Den: Bene ora farò qualcosa e vediamo che cosa percepisci.

    La Jedi si concentra sul sasso al centro del giardino, tendendo una mano - dopo aver lasciato andare una delle stampelle - usa la telecinesi per muoverlo, lo alza in aria e lo fa muovere attorno, avvicinandolo e allontanandolo da sé stessa e da Miriama, senza fermarsi.

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  4. Zaho

    Zaho Player

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


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    Yabail Den: "Bene ora farò qualcosa e vediamo che cosa percepisci."

    Miriama è confusa e sorpresa, ma sorride compiaciuta: una sfida, una sfida intellettuale, contro sé stessa. Sarà in grado di percepire qualcosa? Di capire? Testiamolo! E questo la gasa, la gasa da morire, ogni volta. Mettersi alla prova, vedere fin dove può spingersi, quanto copre il suo potere, fino a che raggio si estende.

    Miriama: "Cosa...? Si muove...! Sento...mhm, no, confiniamolo, definiamolo: ...piccolo...qualcosa di piccolo, mhm solido direi, avanti e indietro... Inerte? Sì, non sembra vivo, non vibra di frenesia caotica della vita ordinata che consuma materia ed energia in attività metaboliche..."

    Quando la jedi usa i suoi poteri telecinetici, Miriama avverte un improvviso sussulto, nell'aria, un'altra perturbazione nelle sue percezioni ma stavolta fisica: come se qualcuno avesse acceso il motore di uno sguscio, una turbina ionica che emana vibrazioni, qualcosa che s'insinua tra le molecole dell'aria spostandole, un flusso, una sorta di...Non sa nemmeno lei come definirlo, decisamente, ma ai suoi sensi appare chiaro come il sole: come se qualcuno avesse acceso di botto la luce in una stanza buia, un evento improvviso ed inconfondibile, la Forza che scorre nell'aria.
    Decide perciò di aggirare il problema, di circondarlo, di aggredirlo dai lati, di stringerlo in una morsa, di delimitarlo in un contorno sempre più concentrico: dapprima stabilisce che qualcosa si sta muovendo, e non ci vuole molto a farlo, visto che quella è la sensazione istintiva che ha senza bisogno di ragionarci su; ora, può su quella raffinare e pensare, e quindi inizia ad escludere cosa non è: non è qualcosa di grande, non più grande della stanza, dei loro corpi, del suo corpo...No, è qualcosa di piccolo, il fenomeno interessa una piccola porzione dello spazio, le sembra di poterlo mettere meglio a fuoco, sonda semi-consciamente volumi d'aria attorno ad esso e non vi trova niente, nessun dato, nessuno stimolo, nessun cambiamento. Sonda perciò con un raggio sempre più stretto finché non riesce a delimitare la cosa e si rende conto essere un oggetto, di ridotte dimensioni: le riesce difficile in un primo momento, a causa del continuo movimento, ma quando capisce che è piuttosto ripetitivo e prevedibile riesce a sincronizzarsi con esso -come si farebbe con la vista, seguendo con gli occhi un oggetto che si muove fino a metterlo bene a fuoco-, e capisce trattarsi di un'unica massa solida e compatta, che non si disperde nell'aria bensì si sposta e basta, lasciando una traccia sì, un'ombra energetica (quasi termica), un'illusione di passaggio, ma non frammenti od altro di materiale.
    Passa dunque a sentire cosa emana quell'oggetto, ed attualmente non le pare emettere niente, niente di rilevante od intrigante, come fanno invece i senzienti che è abituata ad incontrare nelle sue esplorazioni meditative private, o come fanno gli animali, e le piante, ciò che è vivo... Il profilo di movimento interno dell'oggetto è bassissimo, dev'essere un agglomerato di materia inerte, appunto, e per giunta piuttosto freddo forse, seppure sia animato da qualcosa che lo pervade e permea, ma le sembra palesemente qualcosa di estraneo, probabilmente dovuto a Yabail. Qualcosa che sembra perfino avere un colore diverso: non sa spiegarsi come, ma sta subendo una specie di sinestesia, di confusione dei sensi, come se la percezione meditativa andasse a toccare e si agganciasse anche agli altri sensi normali e corporei. Un'esperienza sempre affascinante e stupefacente, tanto misteriosa quanto desiderabile.


    Miriama: "Legno? Mhm...improbabile: darebbe una sensazione più calda, più viva...più ruvida anche, forse...Più pericolosa al tatto... O forse non sono ancora in grado di percepire la trama con così tanta precisione, cosa probabile sinceramente...
    La superficie in ogni caso sembra irregolare, ma fluttua molto, probabilmente perché si muove, sì...Non riesco bene a metterlo a fuoco, credo: a volte sembra liscio, altre volte 'a scale'...
    Potrebbe essere di tutto. Metallo, un fusibile, un sasso, una lampadina, una ciotola d'argilla, un pupazzo di pezza anche...!"

    Dice infine scuotendo la testa, continuando a tenere gli occhi chiusi, mentre le sue mani gesticolano come se stesse manipolando l'oggetto, una cosa che ha fatto fin dall'inizio dell'esperimento. Come fossero i comandi di una rappresentazione olografica 3D dell'oggetto nella sua mente.

    Miriama: "Ah! E ovviamente c'è...quell'altro colore, lì..quel...fluido, bizzarro. Con cui presumo tu lo stia muovendo, visto che me l'hai detto. Non ci sarei mai arrivata da sola, senza il tuo avvertimento iniziale. Suppongo sia...quel potere che hai usato ieri per recuperare la stampella. Telecinesi, come dire. Non si colorano così gli oggetti quando vengono spostati a mano o per altro mezzo meccanico, insomma...Sembra quasi sia intriso di luce, investito da uno...spruzzo, liquido, un getto, un flusso luminoso, ecco. Azzurrino, oserei dire. Ed emana un certo tepore. Non capisco. Non capisco proprio, ma tant'è."

    'Ovviamente', perché crede che il focus dell'obiettivo sia l'oggetto, senza sapere però perché lo dia per scontato -e probabilmente a torto-.
    Conclude infine aggrottando le sopracciglia, corrugando la fronte e scuotendo di nuovo il capo, stavolta fermandosi con le mani e rilassando le spalle. Come un droide che abbia finito la sua scansione analitica datagli per compito, in attesa di ricevere ulteriori istruzioni e commenti sul risultato del suo lavoro. Non saprebbe cos'altro aggiungere, effettivamente: le pare di aver coperto più o meno tutto quello che percepisce, andando perfino a scavare oltre ciò che le sembrava di dover dire, tra quelle cose 'palesi' che magari non lo erano tanto in verità.


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
  5. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


    "Interessante la Padawan. Forse un po' troppo bisognosa di circoscrivere e definire, ma molto interessante."

    Yabail lascia che il sasso fluttui a pochi centimetri dal suolo, tenendolo lì con la telecinesi.


    Yabail Den: Vedi, sei riuscita a concentrarti su un oggetto, hai anche tentato di capire che cos'è, anche se non ti avevo chiesto proprio questo. All'inizio può risultare difficile, ma ti sei avvicinata. L'importante è che tu abbia percepito il movimento. È interessante che tu cerchi di definire che cosa sia, ma solo per il momento, se riesci, tenta solo di capire se una cosa è amichevole oppure ostile, per certi versi e in certe situazioni è molto più utile sapere questo che sapere che cos'è, anche se arriveremo anche a questo.

    Il sasso è sempre sospeso alla stessa altezza dal pavimento.

    Yabail Den: Bene, ora che lo hai diciamo circoscritto, prova a prenderne il controllo tu. Per ora tieni gli occhi chiusi. Usa la mano che preferisci, stendila verso l'oggetto che percepisci e spostalo. Cerca di capire come funziona. Ammansiscilo, cerca le linee della Forza dentro di esso, guidalo.

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  6. Zaho

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


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    Yabail Den: "Vedi, sei riuscita a concentrarti su un oggetto, hai anche tentato di capire che cos'è, anche se non ti avevo chiesto proprio questo. All'inizio può risultare difficile, ma ti sei avvicinata. L'importante è che tu abbia percepito il movimento. È interessante che tu cerchi di definire che cosa sia, ma solo per il momento, se riesci, tenta solo di capire se una cosa è amichevole oppure ostile, per certi versi e in certe situazioni è molto più utile sapere questo che sapere che cos'è, anche se arriveremo anche a questo."

    Miriama: "Ah. Sì...credo di averlo considerato neutrale, per questo suppongo sia passata ad analizzarlo, non ritenendolo una minaccia..."

    "Sì, un'ipotesi plausibile", pensa dentro di sé, autoanalizzandosi quasi a bassa voce. Miriama non ha problemi a 'entrare in modalità libro aperto', a lasciar scorrere il 'flusso di coscienza' dei suoi pensieri verbalizzandolo per renderlo disponibile all'interlocutore. Più informazioni fornisce alla sua maestra, più ella può monitorare i suoi progressi, indirizzarla e correggere eventuali errori e sbavature, eccetera eccetera eccetera. Prassi per lei, fa parte della scienza, la totale apertura, o almeno di come concepisce lei tale disciplina e metodo d'indagine. Non condividere le informazioni uniche è d'altro canto uno degli errori più comuni e dannosi nei gruppi, che impedisce il raggiungimento di un risultato che sia superiore alla somma dei singoli.
    La cosa che la incuriosisce è che, apparentemente, sembra aver adempiuto alla direttiva dell'isolare una singola percezione: in verità Miriama non ha affatto escluso Yabail dalla sua 'vista' interiore, non l'ha ignorata, ha solo prestato più attenzione ad un altro obiettivo, ma senza diventare cieca e sorda e insensibile al cavaliere. Non capisce quindi, se è perché non ha espresso esplicitamente questo piccolo dettaglio, oppure se è colpa di un fraintendimento linguistico dovuto all'utilizzo di un'espressione poco appropriata come 'escludere dalla percezione' anziché 'escludere dall'attenzione', ma è tuttavia perfettamente conscia che è lei ad applicare e richiedere un grado di precisione linguistica per niente comune: è un piccolo contrattempo che le capita sempre, quotidianamente, frustrantemente, venendo infatti accusata di essere puntigliosa, pedissequa, pignola, talvolta perfino arrogante, superba ed altezzosa addirittura. Interagire con le persone è così tedioso, per lei, anche per questo motivo, uno dei tanti. Ma pazienza, è una vita ormai, ci è abituata, a non essere capita, ad esser fraintesa sul perché ritenga importante la precisione eccetera, e sorvola e si concentra su cose più importanti, come il prossimo compito.


    Yabail Den: "Bene, ora che lo hai diciamo circoscritto, prova a prenderne il controllo tu. Per ora tieni gli occhi chiusi. Usa la mano che preferisci, stendila verso l'oggetto che percepisci e spostalo. Cerca di capire come funziona. Ammansiscilo, cerca le linee della Forza dentro di esso, guidalo."

    Miriama: "Io...non..."

    Miriama è perplessa. Esegue quanto le è stato detto: tiene gli occhi chiusi, distende il braccio verso la sua percezione, ma...Non capisce, e non crede di potercela fare. Non capisce ad esempio come può "ammansire" qualcosa di inerte, e quella parola le fa venire il dubbio che sia invece qualcosa di vivo, in barba alle sue sensazioni, eppure no, sembrano così chiare al riguardo: che sia un altro caso di parola poco adeguata al caso? Probabilmente quella Yabail è più una tipa pragmatica, che non sta a perdersi in quisquilie accademiche come quelle, come fa puntualmente lei invece: dovrà abituarsi a capire cosa vuole intendere veramente, e il concetto a grandi linee lo afferra. Ma...quelle 'linee della Forza'...cosa diamine intenderà? Le suonano così pseudoscientifiche, non riesce proprio a capacitarsi di come possa esser stata invischiata in robe assurde del genere, ed al contempo però esse sono così vere e vivide e lei per prima le può sentire! C'è questa...

    Miriama: "Oh. Dissonanza cognitiva. Ora capisco."

    Porta la mano libera al mento, rilassandosi un po' e facendosi pensierosa, per poi iniziare a riflettere ad alta voce.

    Miriama: "Non riesco perché credo di non poterlo fare. E non credo di poterlo fare perché viola le leggi scientifiche che ho imparato finora. Non ho quindi un modo 'corretto' per agire, per poter riuscire, a livello teorico. Possono farlo gli altri, l'ho visto fare, so che si può, ma non so come, e quindi io non posso. Sì può fare ma non si può fare: si può a livello pratico, ma non a livello teorico. E non posso imparare per imitazione, perché non basta imitare di stendere un braccio per farlo. Devo...Devo inventarmi qualcosa, di sana pianta."

    E a cosa può fare appello, se non alla scienza, per fare qualcosa di reale e concreto? A nulla, non esiste nulla. Tuttavia, può fare finta. Può immaginare, può usare l'insight, la 'visione interna' psicologica, cioè l'intuizione: può simulare nella sua mente, e gesticolare con il corpo, fantasticando di poterlo fare. Magari riesce a venirle in mente una soluzione teorica, a trovare un modo...

    Miriama: "Potrei fare come fanno i bambini, come facevo da bambina...Vediamo...
    ...Ma cos--...? Incredibile...! Imprevisto. Imprevedibile. Spettacolare. Mpfheh!!"

    Ed allora distende bene il braccio, muovendo un po' le dita, immaginandosi di avere i poteri telecinetici come faceva quando aveva pochi anni, nel gioco di finzione tipico dell'infanzia, ma... Qualcosa accade. Sente un formicolio, sente come dei piccoli raggetti blu propagarsi dalle sue dita, e sembrano cozzare contro l'oggetto, la sua superficie, tremando su di essa, come fili d'acqua che si infrangono e disperdono, e poi...Poi click, click, click: uno per uno sembrano incastrarsi in buchini, piccoli pertugi, che l'oggetto prima non presentava. Quasi come fosse bucato, scavato, perforato, trapanato. I fili blu s'inseriscono intessendolo come una marionetta, come fossero sempre esistiti appositamente a quello scopo, o forse son solo i fili blu a sapersi scavare una strada con facilità ed abitudine? Non capisce, ma quei raggi s'infilano ed irretiscono e creano un endoscheletro di pura energia (energia? Non saprebbe come altro chiamarla, davvero).
    E le sembra quasi di averne il controllo, o almeno più controllo del nulla di prima! Sente l'oggetto vibrare, e sente che è dettato dalla sua maldestra padronanza inesperta di quel potere, e non riesce a dirigerlo né a fare nulla, se non metterlo in vibrazione. Sorride incredula, sbuffando dallo stupore, tendendo i muscoli ed i nervi della mano, le dita, rigide, contratte, per mantenere il contatto e quei fili all'interno dell'oggetto: non sarà riuscita a muoverlo, a prenderne il controllo, ad ammansirlo, ma riuscire a prolungare quel primo approccio è già una vittoria grandiosa per lei.


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
    Last edited by a moderator: Jan 20, 2017
  7. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi



    "Lasciati andare Miriama, vedi che ce la fai?"

    La Jedi sta trattenendo ancora il sasso e si sta divertendo nel capire se la Padawan se ne accorge. All'improvviso lo muove e lo fa posare proprio davanti a Miriama, lentamente.


    Yabail Den: Credo che tu ora possa aprire gli occhi. E prendere il sasso che hai davanti a te. Per oggi abbiamo finito, forse non ti sembra, ma usare i poteri stanca e all'inizio c'è bisogno di riposarsi. Riprenderemo domani, con questo o con altro. Porta il sasso con te, se vuoi puoi esercitarti da sola, poi mi racconterai. Sei stata molto brava. Complimenti.

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  8. Zaho

    Zaho Player

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    "Mh, è qualcosa di totalmente nuovo per me, proprio come concetto e modalità di interazione con la realtà. Devo capire come farlo, esattamente, ancora, ma sembra che lasciar scorrere la mia immaginazione possa bizzarramente influenzare la realtà. Non so come, ma...Devo testare."
    Miriama riflette sulla questione, sull'esperienza appena avuta, qualcosa di totalmente inedito per lei, ponendo il suo sguardo ad un livello teorico generale e più ampio del 'semplice' spostare telecineticamente l'oggetto del 'qui e ora'. Si tratta di rivedere completamente le sue credenze sul mondo, il suo approccio fisicalista, rischiando di sfociare perfino nel dualismo corpo/mente. La questione è seria, ma il suo umorismo trova spazio strappandole un sorriso: "Speriamo di non raggiungere i livello del panpsichismo!", pensa tra sé e sé, sarcastica, ma non si stupirebbe affatto di incontrare prospettive del genere tra quella gente. Poi, vedere se siano corrette o meno, è tutto un altro paio di maniche.

    Ignora, tra l'altro, completamente che Yabail stia ancora operando sul sasso, non avendo l'esperienza per comprendere come quegli intrecci di raggi dai colori diversi ma molto simili avessero un significato ben preciso. Un banco di nebbia sembrava avvolgere l'oggetto, come se potesse vedere solo il 10% di tutta l'intera faccenda, come un bambino che apre gli occhi al mondo per la prima volta, senza sapere, senza capire, senza comprendere pienamente e a tutto tondo tutta la meraviglia sconosciuta che può ora finalmente vedere. Ma le piace, le piace tremendamente, ciò che vede.

    D'improvviso l'oggetto si muove verso di lei, al che la donna spalanca la mano allertata alzando le sopracciglia ma senza aprire ancora gli occhi, e pensa che "Questo non lo sto facendo io!", decisamente. Dev'essere Yabail, che la sta traghettando alla fase successiva.


    Yabail Den: "Credo che tu ora possa aprire gli occhi. E prendere il sasso che hai davanti a te. Per oggi abbiamo finito, forse non ti sembra, ma usare i poteri stanca e all'inizio c'è bisogno di riposarsi. Riprenderemo domani, con questo o con altro. Porta il sasso con te, se vuoi puoi esercitarti da sola, poi mi racconterai. Sei stata molto brava. Complimenti."

    Miriama: "Oh! Ti ringrazio! Davvero tanto, cavaliere Yabail.
    ...E così alla fine era un sasso, e liscio anche. Bello.
    Sì, seguirò il tuo consiglio: mi riposerò un po', farò un po' di pratica ed esplorazione, e ci rivedremo domani per altre mirabolanti scoperte. Grazie ancora, di tutto: dei complimenti, degli insegnamenti, della pazienza...Ti auguro una buona giornata."

    Dice lei, afferrando e contemplando il sasso con un sorrisino serafico, per poi rivolgere di nuovo lo sguardo alla mezza zabrak con intensità e profondità sincere, inchinandosi senza risparmiarsi e congedandosi.

    Con un bel sorriso largo e soddisfatto, sognante e felice come non era più da tempo, Miriama si alza e si allontana, tornando nei propri alloggi col sasso stretto tra le dita, regalandogli di quando in quando qualche sguardo come se contenesse la verità più profonda sull'intero universo e l'esistenza.
    Passa così il pomeriggio e la sera a recuperare le energie e studiare quel fenomeno incredibile: osserva e scruta minuziosamente nel dettagli ogni singolo millimetro di quei "raggi blu", come ormai ha preso a chiamarli, scoprendo curiosità e peculiarità davvero particolari che a prima vista non aveva notato, e più prova più diventa brava e si accorge di sfumature e nebbioline e...Decide di provare anche ad applicare quella tecnica di concentrazione selettiva alla meditazione, ai sensi espansi, ottenendo risultati sorprendenti. Almeno dal suo punto di vista, più che magari da quelli tecnici. Le emozioni che quelle esperienze le stanno facendo provare la fanno sentire viva, viva come non mai, sicuramente più di quanto non sia stata da quando ha perso la sua famiglia.

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    L'indomani, dopo una nottata breve di sei ore di sonno a causa della sua scarsa capacità di autocontrollo nell'immergersi in attività così gratificanti, si presenta all'appuntamento pimpante e sovreccitata, anche se cerca di trattenerlo il più possibile trovando gli eccessi emotivi poco maturi - da questo punto di vista concorda perfettamente con la prima riga del Codice Jedi.


    Miriama: "Cavaliere Yabail! Buon giorno! Senti, ma...per caso, è possibile ascoltare conversazioni anche se non si è presenti nella stanza, con la Forza? Ieri sera, mentre meditavo...mi è successa una cosa molto strana: mi è sembrato di percepire suoni, parole, anche se erano piuttosto indistinte, ma...ho avuto come la sensazione che qualcuno stesse parlando, eppure non c'era nessuno nel raggio di metri, né fuori dalla porta -ho controllato!-..."

    Confessa sotto voce alla jedi, con gli occhi ampi dovuti all'adrenalina dell'eccitazione che le scorre in corpo al solo pensiero. Da un lato ha paura di aver fatto qualcosa di male, sebbene sia più un problema sociale che personale, ma sa anche come sono i gruppi -specie quelli religiosi- sulla mancanza di rispetto verso i membri. Dall'altro, è incredibilmente incuriosita da quest'ennesimo nuovo fenomeno, ben diverso dai precedenti eppure potenzialmente collegato: forse è stato solo un caso, o anche un'allucinazione uditiva dettata dalla stanchezza e dalle novità di quei giorni. Oppure... D'altronde, lei non è che una neofita, ed ai suoi occhi ormai potrebbe essere possibile di tutto! Non ha più un sistema teorico tramite cui poter valutare la plausibilità di un evento rispetto ad un altro: per lei a questo punto potrebbe anche benissimo essere vero che 'Non c'è morte, c'è la Forza', qualunque cosa ciò voglia dire.

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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
    Last edited: Jan 20, 2017
  9. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


    Yabail, dopo aver lasciato Miriama, passa buona parte della giornata presso l'infermeria dell'Enclave, dove le sue ferite vengono ulteriormente curate e il suo dolore alleviato. Nonostante la fatica che aveva fatto quella mattina, sembra che tutto vada per il meglio, anche se la ferita subita era grave e ci vorrà ancora qualche giorno, prima che si stabilizzi completamente.
    "Avrò bisogno di fare un sacco di esercizi fisici." Pensa, mentre si corica la sera, dopo la consueta meditazione.

    ________________________________________

    La mattina seguente la Jedi si veste di tutto punto, in sottotunica, pantaloni, tunica, stivali e cintura alla quale aggancia una delle sue due saber. Lascia il mantello nel proprio alloggio, in quanto lo ritiene inopportuno e di poca utilità in questa situazione. Quando arriva trova Miriama, già al portico, come il giorno prima.
    "Come ti sbagli...ma dorme questa di notte?"
    La Padawan le sottopone subito una questione per nulla facile, cui Yabail preferisce non dare una risposta diretta.


    Yabail Den: "Le vie della Forza sono infinite, cara Miriama. Bisognerebbe lavorarci su per capire di che cosa si tratta realmente."

    Poi la Jedi si accomoda, anche se cammina visibilmente meglio, rispetto al giorno prima. Si rivolge alla Padawan, cambiando completamente argomento.

    Yabail Den: "Vediamo di che cosa potremmo parlare oggi. Come ti poni tu, confronto all'uso delle armi?"

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    Yabail Den
    Cavaliere Jedi
     
  10. Zaho

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    Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi


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    Yabail Den: "Le vie della Forza sono infinite, cara Miriama. Bisognerebbe lavorarci su per capire di che cosa si tratta realmente."

    Miriama annuisce lentamente, pensierosa. Sì, immagina che ci siano molti fattori e molte variabili da verificare, prima di dare un responso con sicurezza. Come in psicologia, e a maggior ragione in una disciplina così insondata e senza un metodo scientifico come quella. E poi, come minimo servirebbe ripetere l'esperienza, controllare per altre variabili confondenti, vedere se si riesce a manipolare il fenomeno così da raggiungere un nesso di causalità eccetera: bisognerebbe davvero lavorarci su, sì.

    Yabail Den: "Vediamo di che cosa potremmo parlare oggi. Come ti poni tu, confronto all'uso delle armi?"

    Miriama: "Oh! Uhm, be'...Dipendesse da me non esisterebbero, ma le armi sono insite nella natura della vita stessa, fin dalle primissime forme unicellulari. Quindi...a volte siamo costretti a usarle, più per autodifesa personalmente, quelle volte in cui ho impugnato e fatto fuoco con un blaster. Non è qualcosa di cui vado pazza o fiera, ma sono uno strumento necessario, nell'universo in cui viviamo, purtroppo: certa gente, certe creature, non si fermano finché la violenza non raggiunge una certa soglia di danno e pericolosità. Una cosa ignobile, come molte altre a questo mondo..."

    Risponde Miriama, commentando con una certa venatura di disgusto e disprezzo nel suo tono di voce. Le armi sono il modo tramite cui le hanno portato via gli affetti a lei più cari. Ed è difficile trovare un utilizzo positivo di quegli strumenti, un utilizzo che non sia rimpiazzabile in nessun modo tramite altri metodi.
    Osserva in ogni caso confusa la mezza zabrak: è un test sulla sua moralità? Che intenzione ha quella domanda, all'interno del suo percorso di studi sulla Forza e l'ordine jedi? Miriama s'interroga senza trovare alcun nesso logico con argomenti appena trattati né con le sue conoscenze pregresse, risultando così totalmente spaesata di fronte al cavaliere ora seduto accanto a lei.


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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
  11. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail ascolta con molta attenzione le argomentazioni della Padawan. La sua propensione a considerare le armi come un elemento difensivo è molto positivo e si stupisce quando lei rivela di aver già sparato con un blaster, non l'avrebbe mai detto. L'esperimento sulla sensibilità di Miriama che ha in mente di portare avanti oggi, è forse un salto troppo avanzato, ma la Galassia si trova in una situazione di particolare pericolo e a quanto ha sentito ci sono più pochi Jedi in circolazione.

    "Non siamo arrivati a due come nel periodo del primo impero galattico, ma temo che poco ci manchi."

    Quindi, durante la sua meditazione mattutina ha pensato che dovrà sondare le capacità dalla Padawan, anche accelerando i tempi, se necessario. La sua presenza potrebbe essere importante.


    Yabail Den: "Faremo degli esercizi di concentrazione e di meditazione guidati, come ieri."

    Quasi mente alla donna di fronte a lei, per non svelarle qualcosa che potrebbe rendere vana la ricerca della sua sensibilità

    Yabail Den: "Mettiti comoda, non necessariamente nella posizione di meditazione. Cerca una posizione rilassante, poi chiudi gli occhi ed espandi i tuoi sensi. Raccontami cosa senti."

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    Yabail Den
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  12. Zaho

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    Yabail Den: "Faremo degli esercizi di concentrazione e di meditazione guidati, come ieri.
    Mettiti comoda, non necessariamente nella posizione di meditazione. Cerca una posizione rilassante, poi chiudi gli occhi ed espandi i tuoi sensi. Raccontami cosa senti."

    Miriama: "Uhm, ok..."

    A Miriama sfugge il nesso tra la domanda di prima e questo nuovo, "vecchio" argomento, ma in barba a ciò decide comunque di fidarsi, o, per meglio dire, di stare al gioco: si siede sul bordo in pietra immediatamente vicino al suo corpo, comoda e rilassata, non rigida e composta, e chiude gli occhi iniziando a percepire l'ambiente in quel modo così curioso e inedito che ancora non riesce a spiegarsi bene, ma che la affascina tanto.

    Miriama: "Mhm...Sento...il 'solito' marasma di stimoli: un tumulto di fattori che si mischiano come onde che s'infrangono su una spiaggia. Schizzi e spuma fatti di...persone, di...vita...di movimenti, di vibrazioni, febbricitante operosità in fermento..."

    Non capisce, la donna apprendista, ma abbassa via via la guardia: il pensiero iniziale, su un'eventuale arma che Yabail possa tirare fuori e vedere se e come venga percepita da lei, la abbandona progressivamente mano a mano che si concentra sul fornire una descrizione precisa ed esaustiva, approfondita e sincera di quello che sente. Si sposta da un mistero all'altro, da un enigma all'altro, dalla domanda che non capisce ai suoi sensi che non capisce più: le domande senza risposta catturano la sua attenzione, la sua curiosità, e più la nebbia è fitta più s'immerge in profondità fino a sviscerarne ogni segreto.

    Miriama: "Perfino gli oggetti inerti ribollono e brulicano di energia, e mi viene da pensare che sia quella delle particelle, dei quark che li compongono. Tutto frenetico, caotico, incessante dinamismo, pervasivo e coinvolgente...In parte fastidioso, in parte ammaliante, come una droga da cui ho difficoltà a staccarmi...a chiudere gli occhi... Infiniti moti luminosi che mi rapiscono come stelle sconosciute che vorticano su uno sfondo azzurrino..."

    Completa la descrizione, fornendo informazioni su come si sente lei al riguardo, sui suoi sentimenti ed il suo stato mentale. In effetti, quell'esplorazione tramite canali sensoriali non convenzionali non è solo un'esperienza nuova, ma anche estremamente assuefacente.
    Con un sorrisetto malizioso ma sempre imponendosi di tenere chiusi gli occhi, infine, Miriama lascia andare un commento divertito e incredulo sull'enclave in cui si trova.


    Miriama: "Sarà anche un luogo di pace, questo, ma nulla nell'universo con gli occhi normali mi è mai apparso così vivo..."

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  13. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    L'entusiasmo della Padawan è evidente e la sua propensione a dare una visione scientifica di ciò che percepisce, diverte la Jedi e la conforta anche.
    "Una nuova visione della Forza, la cosa si fa interessante", pensa Yabail.


    Yabail Den: "Bene Miriama, brava, continua così. Espandi bene i sensi. Tu dici che senti tutto, ma prova anche a distinguere le cose una dall'altra, mentre percepisci."

    Yabail si porta al centro del portico, sgancia una delle lightsaber dalla cintura e la appoggia a terra, allontanandosene.

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    Yabail Den
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  14. Zaho

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    Yabail Den: "Bene Miriama, brava, continua così. Espandi bene i sensi. Tu dici che senti tutto, ma prova anche a distinguere le cose una dall'altra, mentre percepisci."

    Miriama: "Mhm. Ci provo."

    Dice la donna, corrugando la fronte e sforzandosi. Cerca di comprendere l'origine di quella confusione, di quel bailamme frenetico che percepisce, il perché lo percepisca così, il come mai non riesca ad assolvere in maniera ottimale al compito che le viene dato. Esplora, la propria mente, il proprio corpo, l'ambiente circostante, la struttura teorica della materia e quant'altro, e lascia fluire i suoi pensieri ad alta voce, come ha fatto anche nella lezione precedente.

    Miriama: "...Sai cosa? Credo che...mi manchi esperienza, abitudine: è tutto nuovo, ho difficoltà a capire cosa è cosa, a capire cosa è rilevante e cosa no, a distinguere ciò che è diverso da ciò che è normale, cosa è anomalo e che dovrebbe saltarmi all'occhio. Mi salta tutto all'occhio, perché per adesso è tutto diverso dal solito, ai miei occhi: non ho mai visto il mondo così, tutti questi...fili energetici e rivoli e flash luminosi finora invisibili...Sembra come di vedere la struttura intrinseca delle cose, e finché non mi abituerò e imparerò a selezionare gli stimoli in maniera automatica ed istintiva, credo non riuscirò a svolgere efficientemente il compito che mi hai assegnato. La pratica rende perfetti, si dice: non credo nella 'perfezione', ma sicuramente la pratica è lo strumento più grande che abbiamo per avvicinarvici."

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    Miriama Val'Nessar
    Padawan Jedi
     
    Last edited: Jan 31, 2017
  15. darthwelia

    darthwelia Player Staff Member

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    Yabail Den: "Vedi Miriama, tu ragioni troppo quando mediti. Tu pensi al perché non riesci a fare ciò che tu credi ti venga chiesto. In realtà ciò che ti sto chiedendo non è né più né meno ciò che tu hai fatto con il sasso. Quindi lasciati andare e percepisci intorno a te."

    La Jedi si accomoda vicino al ruscelletto d'acqua. Respira e chiude gli occhi e cerca di entrare in empatia con la Padawan.

    Yabail Den: "Fai con calma, non essere immediatamente premurosa di arrivare a un risultato."

    "Il cristallo..."

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